rassegna stampa roma

Il Boss e la Tessera del tifoso

(Leggo – F.Maccheroni) Truffaldini, malavitosi d’Italia, giocatori che avete scommesso sull’onore del calcio, ormai avete le ore contate.

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(Leggo - F.Maccheroni) Truffaldini, malavitosi d’Italia, giocatori che avete scommesso sull’onore del calcio, ormai avete le ore contate.

È in arrivo una task force investigativa. E questa volta non è Claudio Lotito a scatenarla. È il ministro Roberto Maroni. Però, c’è un «però»: il tutto sarà fatto «d’intesa col mondo del calcio», quindi con il presidente Abete, il procuratore federale Palazzi e tutti gli 007 con licenza di pennichella, che sono stati buttati giù dal letto dalla procura di Cremona.

E questa task force, così combinata, ci porta indietro alla tessera del tifoso, ai tornelli, alla schedatura che ha allontanato la gente dalle tribune, lasciando però a bordo campo, accanto ai giocatori, agli arbitri, il signor Antonio Lo Russo.

Perché non passa uno spillo, ma il signor Lo Russo, fotografato con i gomiti sulle pubblicità di bordo campo durante Napoli-Parma, sì. Sarebbe una faccia qualunque, non fosse stato riconosciuto come il figlio di Salvatore Lo Russo, boss della camorra, organizzata meglio dei tornelli e delle tessere di Maroni. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, dice che «questo signore era alle dipendenze di un manutentore del campo». A parte il fatto che la qualifica gli avrà consentito di non pagare il biglietto, che significa? Che il Napoli non c’entra? Che il calcio non c’entra? Che Maroni non c’entra? Significa che il calcio è un porto di mare, che le chiacchiere sulla sicurezza, sui controlli, sono tessera e distintivo. Balle sulle quali ridono anche i bagarini.