(Corriere dello Sport - C.Beneforti) Il Bologna e l’Inter sono andati alla buste per Emiliano Viviano e poi cosa è successo?
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Il Bologna sbaglia e perde Viviano!
(Corriere dello Sport – C.Beneforti) Il Bologna e l’Inter sono andati alla buste per Emiliano Viviano e poi cosa è successo?
E’ successo che Stefano Pedrelli, dirigente rossoblù ha scritto nella busta una cifra superiore rispetto a quella indicata dall’Inter, (4 milioni e 720 contro i 4 milioni e 200 nerazzurri), ma nel corso del viaggio di ritorno si è accorto di aver commesso un errore clamoroso e imperdonabile nella compilazione dell’offerta. E quindi si è reso conto di aver perso Viviano. Stefano Pedrelli è da pochi mesi direttore dell’area sportiva del Bologna e in precedenza segretario generale della stessa società. E’ da sempre è stimato in tutto il mondo del calcio per quelle che sono le sue competenze e la sua capacità e che fin qua nella sua carriera sono emerse senza ombre, avendo scritto migliaia di contratti. In che cosa è consistito l’errore? Il modulo per la compilazione dell’offerta nella risoluzione della comproprietà presenta due diverse caratteristiche. Se sei il titolare del cartellino del giocatore (nel caso di Viviano l’Inter) devi mettere solo la liquidazione della partecipazione, in poche parole la cifra che si offre e che viene secretata nella busta. Cosa avrebbe dovuto fare di contro il Bologna? Da squadra compartecipante avrebbe dovuto indicare sia il valore di diritto che il valore della partecipazione. Cosa significa? Che avrebbe dovuto indicare la cifra in questione, in questo caso 4 milioni e 720 mila, e anche la cifra della valutazione complessiva, e cioè il doppio, precisamente 9 milioni e 440 mila. Sembra invece che il Bologna abbia indicato la metà, 2 milioni e 350 mila, ed è questo l’errore incomprensible che ha messo in ginocchio la società nell’operazione più attesa, quella della salvezza e del rilancio. Un blackout, la fretta, la stanchezza per una giornata infernale. O tutte queste cose insieme. TRE BUSTE DI FILA -Quando il Bologna si è accorto di quello che era accaduto ha cercato di capire se l’errore in qualche modo poteva essere rimediato e se almeno l’interpretazione dell’errore poteva lasciare una porticina aperta alla speranza. Ma le verifiche che sono state fatte sia dal presidente Guaraldi che dallo stesso Pedrelli lascerebbero pochi margini entro i quali muoversi. La società rossoblù a questo punto deve solo imprecare contro se stessa. LA PORTA APERTA DI MORATTI -Grande sorpresa anche per l’Inter che è stataavvisata nel corso della serata del dramma sportivo e umano dei dirigenti rossoblù. Che cosa farà la società nerazzurra? «Un problema alla volta, vediamo che cosa deciderà la Lega», hanno fatto sapere. Certo, il fatto di dover pagare, anziché monetizzare, probabilmente potrebbe indurre a qualche ulteriore riflessione i nerazzurri che volevano mettere a segno qualche cessione. Potrebbe nascere una trattativa proprio in queste ore con il Bologna, o forse saranno i nerazzurri a provare a trattare direttamente con la Roma. E in tarda serata Massimo Moratti, svegliato nel cuore della notte azera, a Baku, dove si trova per lavoro, ha osservato:«Non sapevo nulla, vedremo adesso quello che può succedere. Avevamo fatto un’offerta congrua alla nostra linea tenuta durante questo periodo. Ma, benedetti ragazzi, se proprio ci tenevano tanto a Viviano potevano stare più attenti... Su queste cose non si può sbagliare».L’Inter e Moratti potrebbero riaprire il canale con il Bologna?«Vedremo- chiude Moratti -adesso osserviamo che cosa davvero può accadere».Forse tutto può ancora succedere. Ma avrebbe senso?
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