rassegna stampa roma

Il 70% dei tifosi sta con Luis

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – Ogni rivoluzione che si rispetti è un fatto popolare. E il popolo romanista segue la rivoluzione della Roma americana e l’allenatore di un calcio rivoluzionario al quale è stata affidata: Luis...

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) - Ogni rivoluzione che si rispetti è un fatto popolare. E il popolo romanista segue la rivoluzione della Roma americana e l’allenatore di un calcio rivoluzionario al quale è stata affidata: Luis Enrique Martinez Garcia, per tutti Luis Enrique e basta.

Il sondaggio effettuato da Il Romanista attraverso il sito internet ilromanista.it parla chiaro: quasi il 70% dei tifosi giallorossi lo ritiene il tecnico adatto alla Roma. Si tratta, si può dire senza mezzi termini, del sondaggio più attendibile e più completo mai realizzato sul tema, basta analizzarne le modalità. A cominciare dal tempo a disposizione: le votazioni sono cominciate il 27 maggio e nel frattempo Luis Enrique ha fatto vedere come parla, come allena, come mette in campo le squadre, come sceglie i giocatori, come spiega le sue scelte.

E’ piaciuto per alcune cose, ha lasciato perplessi per altre, si è calato sempre più nella nuova realtà dimostrando anche una capacità di capire l’ambiente che ancora non gli si riconosce come sarebbe giusto. Il secondo fattore da tenere in considerazione è la quantità di votanti. Più di 20mila, cifra superata pochi giorni fa (ieri il contatore sul nostro sito internet era arrivato a 20.032). Più di quanti sono gli abbonati della Roma, per fare il primo paragone che viene in mente. Infine, a certificare l’attendibilità del sondaggio c’è anche un aspetto tecnico: a ogni computer corrisponde un voto, quindi anche se Luis Enrique avesse voluto votare se stesso per 20mila volte, si sarebbe fermato al secondo tentativo. E ovviamente questo vale anche per i tanti cacciatori di capri espiatori che hanno subito messo l’alleantore nel mirino e che, c’è da giurarci, più di un tentativo per votare due volte l’avranno fatto.

Il totale alla giornata di ieri era il seguente: 13545 favorevoli, 6487 contrari. Il 67,6% dei votanti, insomma, crede in "Lucho". E così, dopo aver incassato la fiducia della società in più di un’occasione - aspetto che è fondamentale per qualsiasi allenatore - adesso Luis Enrique incassa anche quella - non meno importante - della gente. Ne sarà felice, perché la sua sensibilità verso i tifosi è stata evidente fin dall’inizio. A Brunico si è concesso a tutti, non ha mai negato un sorriso, un autografo, una chiacchierata, arrivando anche a intonare l’inno della Roma per tutti. E basta andare a rileggersi le dichiarazioni nei pre e post partita di questo inizio di stagione: solo apprezzamenti e sincero stupore per un tifo che ha applaudito dopo Roma-Cagliari e non ha smesso di cantare dopo il pareggio del Siena. E quindi, «siamo in debito verso i nostri tifosi» ha riconosciuto, chiedendo ancora per un po’ pazienza. Ma se uno si pone in questo modo, viene molto più facile avere pazienza. La virtù dei forti e da queste parti una virtù rivoluzionaria. «Tutti noi abbiamo un sogno» ha scritto Luis Enrique sul suo sito pensando alle sue passate e future imprese da maratoneta e iron-man. Vero, ce l’abbiamo tutti. Ma non tutti abbiamo la forza per realizzarlo. Lui ce l’ha e ha anche quella della società e dei tifosi