rassegna stampa roma

Il 24 gennaio il primo volo a New York

(Corriere dello sport) – I Sensi, Unicredit, gli americani. Giorno dopo giorno le tappe della vicenda societaria gial­lorossa. 28 MAGGIO 2009 – Rosella, Silvia e Maria Cristina Sensi vengono con­vocate dal dottor Paolo Fiorentino,...

Redazione

(Corriere dello sport) - I Sensi, Unicredit, gli americani. Giorno dopo giorno le tappe della vicenda societaria gial­lorossa. 28 MAGGIO 2009 - Rosella, Silvia e Maria Cristina Sensi vengono con­vocate dal dottor Paolo Fiorentino, numero due di Unicredit.

La ban­ca chiede garanzie per il rientro dal debito dopo il mancato paga­mento della prima rata prevista (circa 130 milioni di euro).

16 SETTEMBRE 2009 - Unicredit pi­gnora due alberghi di proprietà della famiglia Sensi, il «Filippo II» all’Argentario e il « Sunbay Park Hotel » a Civitavecchia.

4 NOVEMBRE 2009 – Per Italpetroli « i pignoramenti dei due alberghi sono frutto di un’azione tanto ille­gittima quanto abusiva» .

18 NOVEMBRE 2009 - Unicredit cita in tribunale il gruppo Italpetroli per ottenere la nullità o l’annulla­mento del bilancio 2008 della hol­ding della famiglia Sensi.

19 NOVEMBRE 2009 - Con una confe­renza stampa, Rosella Sensi passa al contrattacco. «Italpetroli non è sull’orlo del fallimento, è ingiusti­ficato l’atto di impugnare il bilan­cio ».

3 GIUGNO 2010 - Alla vigilia della prima udienza dell’arbitrato, il gruppo Italpetroli definisce «desti­tuite di fondamento » le indiscre­zioni di stampa su un possibile fal­limento dell’azienda facente capo alla famiglia Sensi.

23 GIUGNO 2010 - Dopo tre ore di faccia a faccia nello studio privato del professor Cesare Ruperto, nel corso del quale vengono avanzate diverse ipotesi di conciliazione, le parti decidono di rincontrarsi il 5 luglio.

5 LUGLIO 2010 - L’incontro tra le parti si risolve in un nuovo rinvio questa volta fissato per l’ 8 luglio.

8 LUGLIO 2010 - Italpetroli e Unicre­dit trovano l’intesa. Secondo l’ac­cordo firmato dalle due parti ver­rà data vita a una Newco (poi effet­tivamente mai creata), società che deve controllare la Roma e proce­dere alla vendita. Nel frattempo la società continua a essere formal­mente guidata da Rosella Sensi.

AUTUNNO 2010 - Il gruppo Unicredit dà mandato a Rothschild per l’in­dividuazione di acquirenti della società.

30 NOVEMBRE 2010 - Viene fissata la «short list», il termine ultimo entro il quale i soggetti interessati devo­no presentare un’offerta vincolan­te. I termini verranno poi spostati al 31 gennaio 2011.

24 GENNAIO 2011 - Rappresentanti di Unicredit volano a New York per trattare la cessione della quo­ta di maggioranza di As Roma.

25 GENNAIO 2011 - Il nome a capo della cordata americana è quello dell’imprenditore italo-americano Thomas Di Benedetto.

28 GENNAIO 2011 – I manager di Unicredit rientrano dagli Stati Uniti con un memorandum di in­tesa.

29 GENNAIO 2011 – Angelucci fa sa­pere di voler presentare un’offerta vincolante.

31 GENNAIO 2011 – E’ il giorno delle offerte vincolanti. Sul tavolo del­l’advisor Rothschild ne arrivano cinque: quella del gruppo ameri­cano capeggiato da Di Benedetto, quella di Giampaolo Angelucci, quella attribuita ad un gruppo im­prenditoriale francese e una a un fondo misto arabo- americano. La sorpresa però è rappresentata dal­la notizia che anche il fondo Aabar avrebbe presentato un’offerta.

2 FEBBRAIO – Arriva la smentita uf­ficiale del fondo Aabar.

3 FEBBRAIO – Alle 14 Rothschild, Unicredit e i vertici di Roma 2000 si riuniscono per valutare le cin­que offerte vincolanti, confermate in mattinata da un comunicato congiunto di Italpetroli e Unicre­dit. Nel pomeriggio trapela la noti­zia, poi in serata il comunicato uf­ficiale: “ l’esame si è concentrato sulla proposta formula dalla socie­tà statunitense DiBenedetto AS Roma LLC che si presenta come la più competitiva”. L’offerta ritenu­ta migliore per il futuro della Ro­ma è quella a stelle e strisce.