(Il Romanista - B.De Vecchi - G.Dell'Artri) - Ieri è successa la cosa migliore possibili, anzi le cose migliori possibili. I tifosi della Roma che stavano fuori dal Fulvio Bernardini di Trigoria hanno applaudito Ahmed Barusso.
rassegna stampa roma
I tifosi applaudono Barusso
(Il Romanista – B.De Vecchi – G.Dell’Artri) – Ieri è successa la cosa migliore possibili, anzi le cose migliori possibili. I tifosi della Roma che stavano fuori dal Fulvio Bernardini di Trigoria hanno applaudito Ahmed...
Lo hanno fatto dopo e per i fatti incresciosi e assurdi verificatesi il giorno prima, l’hanno fatto e c’è chi giura ci fossero anche gli stessi che il giorno prima - sbagliando clamorosamente e senza nessuna giustificazione - avevano insultato il centrocampista "reo" di bloccare il mercato della società giallorossa. L’applauso ha fatto piacere a Barusso, che ha ridimensionato tutto. L’applauso fa piacere a qualsiasi tifoso romanista, che non poteva accettare quello che era successo nella giornata prima: non sono cose da Roma. Ma da ieri il tifoso romanista può essere ancora più orgoglioso, sempre un po’ di più, di tifare per una società che non ha nascosto l’episodio, che anzi ha deciso di diramare un comunicato sui "fattacci" del Bernardini. Questo il testo: «L’A.S. Roma S.p.A. si rammarica per gli incresciosi episodi di cui sono rimasti vittime Ahmed Barusso e Stefano Okaka all’uscita del centro sportivo di Trigoria dopo l’allenamento di ieri (l’altro ieri, ndr). Nel ricordare che il perseguimento delle proprie strategie di mercato prescinde dalle decisioni di alcuni suoi tesserati, la società manifesta piena solidarietà ai calciatori interessati e si augura che il rapporto con la tifoseria continui ad essere impostato nel pieno e reciproco rispetto dei ruoli. Quanto alla presunta, e quindi non verificata, mancanza di disponibilità di qualche suo tesserato a firmare autografi o a scattare foto con i tifosi fuori dal centro sportivo, la società annuncia che sono allo studio iniziative che potranno regolamentare tale consuetudine». Sì, perché oltre a Barusso, l’altro ieri i tifosi - o i presunti tali - se l’erano presa anche con Stefano Okaka. Qui le versioni erano discordanti. C’è chi sostiene perché era stato scambiato proprio per il ghanese o perché - più verosimilmente - non si era fermato alla richiesta di autografi. Anche su quello - appunto - ha parlato la società. Le iniziative che annuncia di stare per intraprendere sono tutte volte al coinvolgimento, al rispetto, alla considerazione dei tifosi della Roma: questa società, questa Roma qua, è quella che per prima in Italia ha detto no a quell’obbrobrio giuridico e morale della Tessera del Tifoso. I tifosi della Roma possono esserne orgogliosi. E i tifosi della Roma possono e debbono essere orgogliosi di chi ieri ha applaudito Ahmed Barusso.
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