rassegna stampa roma

Turbolenza alla Roma, i “senatori” si schierano con Montella

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) – Non c’è nessun Marcel Proust a raccontare il tempo perduto che si respira in questi giorni a Trigoria. I sussurri amari (o acidi), infatti, non danno colore ai racconti, semmai affilano antichi...

Redazione

(Gazzetta dello Sport - M. Cecchini) - Non c’è nessun Marcel Proust a raccontare il tempo perduto che si respira in questi giorni a Trigoria. I sussurri amari (o acidi), infatti, non danno colore ai racconti, semmai affilano antichi rancori, soprattutto alla luce della voragine di debiti in cui si affaccia la Roma.

In questo contesto — difficilissimo— Vincenzo Montella sgrana il suo rosario di speranze di rimanere alla guida giallorosso anche nella prossima stagione. Dopo la sconfitta con l’Inter in Coppa Italia, l’Aeroplanino ha provato ad incendiare il suo hangar parlando alla squadra— Ménez è stato rimproverato assai duramente—, ma tanti giocatori sembrano avere la testa altrove. «Colpa del cambio societario» , prova a giustificarsi qualcuno, ma fuori dalle mura di Trigoria questa scusa non regge, perché una squadra come la Roma dovrebbe avere tali risorse tecniche da superare anche le ansie dei più fragili. Vecchia guardia Una cosa però è certa: la cosidetta vecchia guardia — da capitan Totti in giù — è schierata al fianco di Montella (contattato nei giorni scorsi anche da Baldini) e gradirebbe una sua conferma per la prossima stagione. Ciò comporterebbe che il sicuro divorzio da alcuni talenti spendibili sul mercato (ad esempio Ménez e Borriello) e la fedeltà di altri che invece per età e contratti resteranno di sicuro (ad esempio Cassetti, Perrotta e Taddei). Vecchia e nuova dirigenza, comunque, concordano su un punto: la scelta del tecnico deve essere fatta presto, al massimo entro il 15 Maggio. I sondaggi continuano ed i nomi— per ora— sono i soliti e con le solite difficoltà. Villas Boas: piace parecchio, ma ha una clausola di rescissione di circa 10 milioni, senza contare che— qualora decidesse di andar via dal Porto — la sua prima scelta sarebbe l’Inghilterra (pare abbia un accordo col Liverpool). In questo caso, si spera molto nel rapporto del portoghese con Franco Baldini, ma l’operazione è difficile.

Apparentemente più agevole, con gran presa sulla piazza (ma meno sulla futura dirigenza), è l’operazione Ancelotti, che ieri ha detto al «Sun» : «Ho un piano per la prossima stagione, ma non è opportuno rivelarlo adesso. I giocatori sono tutti bravi professionisti e sanno bene che a volte nel calcio l’allenatore può cambiare. Magari lavoreranno con me in futuro, o forse lo faranno con un altro allenatore». E lui andrà alla Roma? Possibile, ma solo se accetterà anche di restare fuori dalla Champions e con una rosa ricca di giovani. Segnalato come siano in calo le quotazioni di Gasperini e Delio Rossi, i sussurri rivelano come la nuova proprietà sia in attesa di risposte da tecnici ancora alle prese con le loro stagioni. Si fanno anche i nomi di Mazzarri e Roberto Mancini, però paiono suggestioni complicate. Di Benedetto ci crede Comunque, se Lotito non perde di vista il suo ex d. s. Sabatini («C’è chi interpreta il calcio basato sull’attaccamento e sulla maglia e chi è a disposizione del sistema calcistico indipendentemente dalle bandiere» ), Tullio Camiglieri, portavoce di Thomas Di Benedetto spiega su RadioRadio: «I piani non verranno modificati in caso di mancata Champions. Un gruppo così non si avventura in un investimento di queste dimensioni senza l’intenzione di allestire una squadra competitiva». Per questo il nuovo calo di ieri in Borsa del titolo (-10,29%) è soltanto fisiologico in vista del riallineamento ai valori dell’Opa (0,6781 a pezzo) e così la segnalazione del tema alla Consob da parte dell’ Associazione consumatori (Adoc) ha poche chance di andare in porto. Chissà che il nuovo tecnico e qualche arrivo di peso (Hernandez si conferma, Higuain viene smentito) non aiuti a far risalire le azioni.