(Corriere dello Sport) - Ecco, secondo il quotidiano sportivo, le mosse della nuova società in sede di calciomercato
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I piani di mercato della nuova società
(Corriere dello Sport) – Ecco, secondo il quotidiano sportivo, le mosse della nuova società in sede di calciomercato
PORTIERE
I tifosi lo apprezzano. E c’è anche un buon contratto fino al 2014 a tutelarlo. Ma Julio Sergio difficilmente resterà alla Roma. Martedì scorso a Donetsk è andato in tribuna (fastidio al ginocchio, dicono), con Montella parte da secondo portiere, con il nuovo allenatore chissà. L’idea di tornare in panchina dopo aver scalato la montagna di Trigoria non gli piace. E l’aria, semmai, può essere proprio quella: continuare da riserva con il titolare che verrà. Specie se fosse Sirigu, 24 anni e un probabile futuro in Nazionale, e non Amelia, romano e romanista un po’ vintage per età ( 29) e brutte esperienze. Dipenderà dalle strategie della società che sicuramente proverà a sbolognare il titolare di questi giorni, Doni: ha un contratto per un altro anno da 5 milioni lordi, roba da vecchia Roma. Se il progetto suggerirà un investimento importante, come Sirigu o un omologo, Julio Sergio chiederà di andare via. A quel punto potrebbe rimanere Lobont: il ruolo di riserva “cuscinetto” tra i due litiganti brasiliani non andava bene, ma la certezza del numero dodici gli darebbe uno stimolo sufficiente. Da valutare anche la posizione dei portieri più giovani. A cominciare dall’altro romeno Pena: a 21 anni non si può più accontentare del ruolo di quarto uomo dei pali. Andrà a maturare nelle serie inferiori. E poi c’è sempre Curci: in comproprietà con la Sampdoria, serve ancora o sarà ceduto definitivamente?
DIFESA
ll repulisti difensivo sarà condizionato dalle scelte individuali. Mexes sta per andare al Milan senza portare un centesimo alla Roma, che infatti era disposta a venderlo l’estate scorsa ma non ha trovato un acquirente soddisfacente. Juan non sembra più tanto contento di essere considerato l’erede di Aldair e sta pensando di tornare in Germania, dove lo ha chiamato il Bayern Monaco, oppure di seguire il cuore che lo riporterebbe nel Flamengo, la stessa sirena che ha stregato (con ammiccamenti di tipo diverso) Adriano. La differenza tra le due situazioni è che Juan, 32 anni, ha ancora due stagioni di contratto davanti (2013) e quindi può essere gestito con piena sovranità dalla Roma che verrà. In questo momento, il pilastro è proprio il giocatore più amato dai tifosi: Nicolas Burdisso. Ha fatto una scelta di vita due anni fa e non torna indietro. Ancora Roma allora, anche se il fratello Guillermo dovesse andare via ( come Loria, a fine contratto) per crescere come calciatore. Per rafforzare la pattuglia dei centrali sono considerati utili, in ordine di gradimento, il costoso e bravissimo serbo Subotic (’88) del Borussia Dortmund, l’uruguaiano Lugano del Fenerbahce e l’italiano Astori del Cagliari. Ma Astori è a metà con il Milan, occhio. Esterni: Cassetti in scadenza rinnoverà per un anno, Riise ha offerte in Inghilterra e negli Stati Uniti ed è in dubbio. Rosi e Castellini partiranno. E così Cicinho, ora fantasma nel prestito al Villarreal: ha un ultimo anno di vincoli romanisti.
CENTROCAMPO
In questo periodo De Rossi non se la passa tanto bene, per rendimento e comportamenti. Ma al Real Madrid sanno - non sempre ma spesso come va il calcio. Oggi come oggi, questo può essere un affare. E così, su impulso di Mourinho che l’avrebbe preso anche all’Inter, hanno ricominciato a pensare a lui per rendere più solido il centrocampo. Il quotidiano spagnolo “Marca”, una bibbia quando si parla di storie madridiste, assicura che nella short- list del Real ci sia appunto De Rossi, insieme a Schweinsteiger e Fabregas. La Roma dovrà respingere l’assalto se ancora crede nella sua seconda bandiera. E rinnovare un contratto che scade tra soltanto 15 mesi. Tra gli altri centrocampisti, nell’ottica del ringiovanimento non si tocca Greco (ma anche a lui va rinnovato il contratto). Pizarro, che pure ha 32 anni, dovrebbe rimanere così come il coetaneo Simplicio. Perrotta, in scadenza, ha avuto garanzie di rinnovo dal signor Unicredit in persona (Fiorentino), mentre è strana la posizione di Taddei: ha il contratto più lungo di tutti (2014) eppure non è sicuro del futuro. Sul fronte acquisti, piace tanto Inler dell’Udinese. Ma servono soldi a palate per bruciare la concorrenza internazionale. Seguito pure Constant del Chievo. Qualche sorpresa arriverà dall’estero: ragazzi di qualità che abbiano il fuoco dentro. Questo è il profilo dei giocatori del gruppo Di-Benedetto.
ATTACCO
Totti e Borriello sì, Menez forse, Vucinic no. Se la nuova proprietà non riuscirà ad alterare gli equilibri attuali di Trigoria, la Roma del prossimo anno potrebbe ripartire proprio dagli attaccanti giudicati meno compatibili. Perché Vucinic ha deciso e lo ha detto chiaro e tondo a Rosella Sensi: vuole andare via. L’Inter gli ha offerto una montagna di denaro e prospettive di crescita professionale importanti. Questo già lo aveva fatto vacillare. Ma a togliergli ogni dubbio sono stati i problemi avuti negli ultimi mesi prima con i tifosi e poi con Ranieri. La sua cessione, per non meno di 20 milioni di euro, sembra dunque sicura. A meno che il nuovo allenatore, un po’ come fece Capello alla Juve con Trezeguet, non riesca a convincerlo che il mondo romanista è più bello di quanto sembri ora. L’altro incerto è Menez, che piace ai tifosi ma anche agli addetti ai lavori. Il suo contratto scade tra un anno e non è stato prolungato, prima per scelta della società e adesso per volontà del giocatore. Che è disposto a rimanere un altro anno per poi salutare tutti come l’amico Mexes. Ma chiunque comanderà nella Roma tra una settimana non sarà in grado di sopportare le sue condizioni. Perciò, senza rinnovo si rivolgerà al mercato sperando di scatenare un’asta. A rimpolpare la rosa tornerà Okaka dal Bari, un’alternativa in più. Ma è ingiusto chiedergli di sostituire Vucinic o Menez. Serve ben altro.
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