rassegna stampa roma

I Fantastici quattro tra sogno e realtà

(Il Romanista – G.Dell’Artri) – In tempi non sospetti Ranieri aveva dichiarato che se mai avessimo visto in campo i “quattro tenori” Totti, Borriello, Vucinic e Menez, avrebbe significato che le cose per la Roma non si...

Redazione

(Il Romanista - G.Dell’Artri) - In tempi non sospetti Ranieri aveva dichiarato che se mai avessimo visto in campo i "quattro tenori" Totti, Borriello, Vucinic e Menez, avrebbe significato che le cose per la Roma non si stavano mettendo bene in mezzo al campo.

Una mossa disperata, quella del dentro o fuori. Da quando si è espresso in questo modo, il tecnico giallorosso è dovuto ricorrere per un paio di volte alla soluzione estrema: la prima col Bayen Monaco nella gara che ha praticamente deciso la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, la seconda nei minuti finali della gara di giovedì pomeriggio col Catania. In entrambi i casi, i risultati sono stati lusinghieri: col Bayern, infatti, la formazione giallorossa è riuscita a ribaltare lo 0-2 facendolo diventare 3-2; col Catania si è passati dal 2-2 che per la Roma sarebbe equivalso ad una sconfitta, al 4-2 finale che ha spinto i giallorossi al quarto posto in classifica.

Due risultati per certi versi clamorosi, per come sono maturati e non per il valore effettivo delle squadre, ma che in molti hanno insinuato il dubbio che forse una Roma super offensiva potrebbe essere proposta con maggiore frequenza. Perché no, visti i risultati? Giovedì pomeriggio Ranieri si è affrettato a fare il "pompiere". «I miei attaccanti - le parole di Ranieri - capiscono di non poter giocare tutti e 4 insieme, lo accettano e poi sfogano, in maniera positiva, la voglia di giocare. Io li chiamo "i quattro tenori" perché non è facile accomodarsi a volte in panchina». Poi un’apertura all’attacco pesante. «Qualche volta si può giocare così. Può servire e buon per me che ho questi giocatori che danno tutto». Ma come farebbe giocare, Ranieri, i quattro tenori? Nei minuti finali della gara col Catania la Roma era schierata con un 4-2-4 con Menez e Vucinic larghi sulle fasce e Totti-Borriello al centro. Una soluzione che difficilmente si può proporre dal primo minuto. Gli stessi uomini però potrebbero giocare con un modulo più "prudente", tipo il 4-2-3-1. Non tanto quello spallettiano, che utilizzava due giocatori con caratteristiche meno offensive come Taddei e Perrotta, ma quello che ha permesso a Mourinho e all’Inter di vincere tutto in Italia e in Europa. La formazione nerazzurra aveva Pandev (o Balotelli) e Eto’o sugli esterni, Sneijder alle spalle di Milito. La Roma potrebbe riproporre uno schema identico con Menez e Vucinic larghi e Totti (lo ha già fatto col Catania) alle spalle della prima punta che sarebbe Borriello. Una pazzia? Non se tutti gli attaccanti giallorossi dimostrassero lo stesso spirito di sacrificio messo in mostra da quelli nerazzurri lo scorso anno. Se dipendesse da loro (i giocatori) la Roma scenderebbe in campo con questo modulo super offensivo, ma è Ranieri che decide e il tecnico ha sempre detto di voler badare soprattutto agli equilibri della squadra. Sognare, però, non costa niente. E soprattutto i tifosi non vedono l’ora di rivedere in campo contemporaneamente i quattro tenori, magari dal primo minuto.