(Il Romanista - V.Meta) -Cinque gol nelle ultime due partite di campionato in Primavera, tre soltanto nella trasferta di Ascoli, la fascia da capitano nell’Under 20 dei tre romanisti, vittoriosa 3-0 contro il Ghana a Viterbo, e adesso anche i complimenti del ct Gigi Di Biagio, che quando gli chiedono di Federico Viviani non ha dubbi:
rassegna stampa roma
I complimenti di Di Biagio a Viviani
(Il Romanista – V.Meta) – Cinque gol nelle ultime due partite di campionato in Primavera, tre soltanto nella trasferta di Ascoli, la fascia da capitano nell’Under 20 dei tre romanisti, vittoriosa 3-0 contro il Ghana a Viterbo, e...
«Credo che continuare a giocare nella Primavera non sia il massimo per lui. La Roma lo sa e spero possa andare a giocare e poi tornare con un’esperienza in più». Il diretto interessato sorride e ringrazia: «Sono felice della fiducia del mister, che di questa Under mi ha reso capitano e leader. Quanto all’idea di andare a giocare, non so quello che farò. Adesso penso a dare il massimo con la Primavera e a gennaio si deciderà». Dopo un’estate passata a fare il vice De Rossi, la "retrocessione" poteva erodere qualche motivazione e invece Viviani si è preso sulle spalle la squadra e l’ha trascinata in testa alla classifica: «Dopo che Sabatini disse a me, Caprari e Verre che saremmo tornati in Primavera, Luis Enrique ci parlò dicendoci che dovevamo stare tranquilli perché avrebbe comunque continuato a seguirci, è stato molto gentile con noi. Certo tornare in Primavera dopo aver giocato due volte titolare con la Roma non era facile, però cerco di comportarmi da professionista e continuo a impegnarmi come sempre. Poi vedremo. Se Luis Enrique mi ha detto qualcosa dopo i cinque gol in due partite? Veramente non l’ho più visto, l’ultima volta sarà stato una decina di giorni fa. È chiaro che il mio desiderio resta fare il calciatore: se alla Roma o altrove non dipende da me».
Nove mesi fa faceva il debutto assoluto in maglia azzurra nella sua Viterbo (per di più il giorno del suo diciannovesimo compleanno), ieri ci è tornato con la fascia da capitano al braccio e qualche responsabilità in più: «Di Biagio ha detto che si rivede in me? Mi fa piacere, magari riuscire a fare la carriera che ha fatto lui». Nell’undici titolare contro il Ghana dei sette italiani – oltre ai fiorentini Acosty e Agyei, c’erano Addae e Adofo del Parma, Acquah del Palermo, Boakye del Sassuolo e Asante del Grosseto – ha trovato spazio anche Paolo Frascatore, romanista in esilio a Benevento che tornava a giocare un mese dopo l’ultima apparizione con i campani («ma lui fa parte di questo gruppo e continuerò a chiamarlo» ha spiegato il ct). Tutto facile per gli azzurrini, in vantaggio dopo una quarantina di secondi grazie a un’autorete propiziata da De Luca e poi bravi a chiudere i conti in meno di mezz’ora con lo stesso attaccante del Varese e poi con Fischnaller. Nella ripresa spazio a uno Stefano Pettinari in versione amarcord, visto che non giocava prima punta dai Giovanissimi Nazionali, anche se la cosa più bella forse dell’intera partita l’attaccante del Crotone l’ha fatta quando Di Biagio l’ha dirottato all’ala destra: bella triangolazione di prima con il pescarese Verratti conclusa con un sinistro al volo finito a lato di pochissimo
© RIPRODUZIONE RISERVATA