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Hiddink a Londra, riecco Ancelotti

(Il Romanista – D. Giannini) – Il destino di Carlo Ancelotti al Chelsea, e di conseguenza anche una sua eventuale nuova candidatura per la panchina della Roma, potrebbe dipendere da uno spareggio per Euro 2012. Dall’Inghilterra sono...

Redazione

(Il Romanista - D. Giannini) - Il destino di Carlo Ancelotti al Chelsea, e di conseguenza anche una sua eventuale nuova candidatura per la panchina della Roma, potrebbe dipendere da uno spareggio per Euro 2012. Dall’Inghilterra sono convinti che Roman Abramovich abbia scelto il nome del futuro allenatore dei Blues.

Il prescelto sarebbe Guus Hiddink, che però è ancora legato alla nazionale turca con la quale sta inseguendo il sogno di qualificarsi alla rassegna continentale del prossimo anno. Impresa complicata perché la sua formazione è attualmente terza nel gruppo A dietro a Germania e Belgio. L’unica via praticabile per la fase finale è quella che passa per i playoff, che si giocheranno a novembre. Se la Turchia li dovesse raggiungere, Hiddink difficilmente potrebbe svincolarsi prima di quella data per approdare a Stamford Bridge. Novembre, troppo tardi per il Chelsea che ha bisogno di programmare. A dire la verità appare troppo tardi anche l’altra data che che il “Telegraph”, che riporta “fonti ben informate”, fissa per una decisione finale sull’allenatore del Chelsea: il 3 giugno. Quel giorno la Turchia affronterà il Belgio in trasferta e deciderà il suo destino.

A Londra con ogni probabilità faranno il tifo per i belgi, perché così Hiddink sarà libero di accettare l’eventuale offerta di Abramovich. Quello che più interessa ai romanisti è però che la panchina di Ancelotti, che nelle ultime settimane sembrava essere diventava molto più solida, è diventata nuovamente traballante. Tanto che il tecnico di Reggiolo potrebbe nuovamente cominciare a guardarsi attorno nonostante il contratto che ancora lo lega al Chelsea. Ancelotti torna dunque in corsa, ma l’alternativa, l’altro nome che continua a girare con insistenza, non è da meno. Perché anche Arsene Wenger sarebbe una scelta di primissimo livello. Per certi aspetti il francese sarebbe un’incognita maggiore rispetto ad Ancelotti (ad esempio la conoscenza del nostro campionato), per altri una ulteriore garanzia (vedi la sua capacità e voglia di lavorare con i giovani). Possibile che Wenger lasci l’Arsenal dopo 15 anni in cui ne è stato l’anima? Possibile, se, come pare, il nuovo azionista di maggioranza del club ha deciso di volere una squadra meno bella ma più vincente. Insomma, se Wenger dovesse lasciare Londra, Roma sarebbe la piazza perfetta per ricominciare. E non ci sarebbero neppure ostacoli legati all’ingaggio visto che il tecnico dei Gunners attualmente prende 3 milioni netti a stagione. Ancelotti e Wenger, due nomi che accendono la fantasia dei tifosi. E poi ci sono le frasi sibilline di Villas Boas, che ieri in conferenza stampa ha detto: «Ci sono storie incredibili. Dicono che avrei detto di no alla Roma perché andrò al Liverpool. È assurdo. Le voci sono naturali, dato quel che ha fatto questa squadra (il Porto, ndr), ma è comunque un’informazione falsa». E non va mai dimenticato Montella. Che ha ancora parecchie possibilità di restare. A volerlo sarebbe il gruppo. E le parole spese in suo favore da Totti, De Rossi e Burdisso dopo la partita col Chievo sono lì a dimostrarlo.