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Guidolin avverte anche i tifosi: i sogni fanno male

(Il Messaggero Veneto – S.Martorano) «Vi siete avviliti dopo la sconfitta di Parma perché la squadra è seconda ed è tra le prime quattro? E allora quando torneremo a giocare per quelle che sono le nostre forze arriveremo alla depressione...

Redazione

(Il Messaggero Veneto - S.Martorano) «Vi siete avviliti dopo la sconfitta di Parma perché la squadra è seconda ed è tra le prime quattro? E allora quando torneremo a giocare per quelle che sono le nostre forze arriveremo alla depressione o a un suicidio di massa?».

È cominciata così, con la rivelazione da parte del tecnico di uno scambio di battute avute in settimana con alcuni tifosi bianconeri, la conferenza stampa con cui Guidolin ha presentato la sfida con la Roma, un’avversaria stimata anche per il progetto innovativo e, soprattutto, differente rispetto a quello bianconero. La sottolineatura non è stata casuale perché ieri Guidolin ha speso gran parte del tempo a disposizione per fare volutamente chiarezza sugli obiettivi reali dell’Udinese.

«Penso che questo sia il momento in cui l’allenatore deve richiamare a quelle che sono le vere dimensioni del nostro progetto. Francamente non credo di essere capace di mantenere la squadra in quelle posizioni e ho l’impressione che sia dura non farsi rimontare da squadre come la Roma e il Napoli. È il caso di rimettere a posto la dimensione del progetto Udinese, perché siamo rimasti amareggiati dalla sconfitta di Parma, ma abbiamo sempre detto che noi lottiamo principalmente per fare i nostri 40 punti. E speriamo che siano i primi 40 punti, per poi vedere se è possibile guardare un po’ più in là. Credo di averlo detto in tutte le salse, ma questa è la verità e la verità fa sempre bene».

E per rendere inconfutabile l’argomentazione, Guidolin ha fatto il confronto col progetto della Roma. «Per farvi un’idea, anche noi abbiamo trattato Bojan Krkic, ma non è venuto a Udine, è andato alla Roma. Anche noi abbiamo pensato a Pianjc, ma aveva un costo che è impossibile per l’Udinese. Quindi calma ragazzi e “stin al mûs”, che la nostra dimensione è quella di una squadra che se non entra in campo col coltello tra i denti, diventa vulnerabile». Proprio come evidenziato a Parma, dove il tecnico ha notato un intero gruppo sottotono. «Ho visto una squadra non al top e non solo uno, due o tre elementi come ho letto. E anche qui mi sembra giusto rimettere ordine alla cose, perché si perde tutti insieme».

Ordine che per Guidolin significa soprattutto ripresentare le caratteristiche per ritrovare la vera Udinese: «Dobbiamo giocare con grande coesione, partecipazione e spirito perchè solo così possiamo cercare di fare punti. Aggiungo che noi lavoriamo insieme da quindici mesi, abbiamo fatto tanti sforzi e stiamo lavorando tanto per cercare un posto al sole. Basta poco per rimettere in discussione tutto e lo stiamo già toccando».

Il tutto, per tenere testa a una Roma che Guidolin vede così: «La Roma sta crescendo, ha un progetto secondo me molto bello e non facile perchè a Roma non è facile. È una squadra forte con un buon impianto di gioco, una buona mentalità e con dei giocatori importanti perché a Roma ci vanno i giocatori importanti»