rassegna stampa roma

Guerra nella città eterna

(sport.es) Può un allenatore tagliare corto e in un sol colpo mettere fine all’ l’intoccabilità di un campione indiscutibile? Si sapeva già che Luis Enrique sarebbe andato in Italia con la fermezza e la consapevolezza della...

Redazione

(sport.es) Può un allenatore tagliare corto e in un sol colpo mettere fine all' l'intoccabilità di un campione indiscutibile? Si sapeva già che Luis Enrique sarebbe andato in Italia con la fermezza e la consapevolezza della difficoltà dell'impresa.

Mettere in discussione Totti a Roma vuol dire fare qualcosa di soprannaturale ... E forse per questa ragione la decisione del tecnico spagnolo è stata accolta con incredulità, arrivando fino a chiederne il licenziamento, ma ha ora lasciato il posto ad un nuovo scenario in cui i migliaia di fan de 'Il Capitano' stanno cominciando a capire le tesi di Luis Enrique.

La notte in cui lo Slovan Bratislava ha eliminato la Roma dall' Europa Roma ha cominciato a bruciare all' ambiente giallorosso, sia per il KO sia per la decisione del coach di sostituire 'Totti l' intoccabile', con la quale è cominciato, da quel momento, una guerra silenziosa che con il passare dei giorni non ha fatto che aumentare. Messaggi impliciti o espliciti hanno dimostrato che il club è stato affidato ad un tecnico che è sbarcato in Italia con un nuovo metodo di lavoro, con un'idea audace e rivoluzionaria tatticamente e, soprattutto, con una fermezza nelle decisioni che inizia a convincere anche i più scettici.

Il Caso Totti porta alla mente alcuni parallelismi con un altro intoccabile. A Raul, glorioso numero 7 della Spagna '7 toccò un Luis Aragonés che potrebbe spiegare a Luis Enrique qual è la pressione esterna che lo perseguita al di là della conquista di Euro 2008 e che mantiene ancora un manipolo di irriducibili più desiderosi di difendere Raul piuttosto che dimostrare quanto la partenza di quel giocatore abbia realemente portato la squadra  all'eccellenza. Guardiola stesso non tremò quando si trattò di liberarsi di Eto'o contro il parere generale del club ... E i risultati gli hanno dato ragione. Luis Enrique è ancora in bilico, ma mantiene una direzione fissa. Ha deciso di ribaltare tutto a Roma e nella sua idea non entra nessun personalismo. Johan Cruyff nel 1988, ha cambiato il volto del Barca, senza mantenerne i suoi vecchi vizi e la sua opera è ancora lì.

E' vero che Cruyff era già un personaggio nell'ambiente e Luis Enrique è un nuovo arrivato in una Roma in cui Totti è Dio o, peggio ancora, Nerone capace di incendiare il club intero. Ma in questa guerra che sembra aperta e senza ritorno, i tifosi cominciano a rendersi conto che la caparbietà di Totti è una condanna per il futuro di un club che con il 'seguace Guardiola' può cambiare in meglio. La squadra c'è. Il sostegno nello spogliatoio anche. Manca solo che il pallone non lo tradisca.