(Il Messaggero)Montella pensa al quarto posto, Menez all’addio. Distanti, anche se vivono la Roma ancora sotto lo stesso tetto. Tutto come prima. Anzi, più di prima, se prendiamo le ultime dichiarazioni di entrambi, sabato sera all’Olimpico.
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Grande gelo tra Menez e tecnico Il francese chiama l’Arsenal
(Il Messaggero) Montella pensa al quarto posto, Menez all’addio. Distanti, anche se vivono la Roma ancora sotto lo stesso tetto. Tutto come prima. Anzi, più di prima, se prendiamo le ultime dichiarazioni di entrambi, sabato sera all’Olimpico.
Il Milan festeggia, il tecnico e il francese si sparano colpi incrociati che non sono a salve. Il messaggio dell’allenatore, in campo il baby Caprari (debuttante in A) negli ultimi 10 minuti al posto di Rosi, è inequivocabile. Come le sue parole nel post partita: «Caprari aveva più voglia di giocare, come mi aveva dimostrato negli allenamenti della settimana».
Menez, però, non accetta l’umiliazione e rilancia: «Io sto bene e Montella lo sa. Non so perché non mi ha fatto entrare. Lui fa le sue scelte, io ho ancora un anno di contratto, ma a fine stagione tirerò le somme». Jeremy ha il contratto che scade nel giugno del 2012.
Chi lo frequenta in campo e fuori, lo vede già con la testa altrove. Vuole trasferirsi in Premier League, possibilmente all’Arsenal di Wenger, francese come lui e come altri giocatori dei Gunners. Montella, a chi anche ieri gli ha chiesto come mai non ha utilizzato Menez nella gara con il Milan, non cambia idea sul conto del giocatore. «Svogliato» per tutta la settimana prima della gara contro i rossoneri. Ieri nessun chiarimento a Trigoria tra i due. Il tecnico non gli doveva spiegazioni, anche se qualcosa gli ha detto, senza arretrare di un centimetro.
Dunque, grande gelo aspettando i viaggi a Milano e Catania. Fondamentali per tutti. U.T.
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