(Gazzetta dello Sport-A.Catapano) CALENDARIO Il Milan quasi sazio, il Catania quasi salvo, la Sampdoria già in vacanza. Tre vittorie e si aprirà la porta del preliminare. Sulla carta, la strada per la Champions giallorossa è in discesa. Ma basta poco, un paio di incroci sfavorevoli,
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Gol e tigna per la Roma Ma giochi chi ha voglia
(Gazzetta dello Sport-A.Catapano) CALENDARIO Il Milan quasi sazio, il Catania quasi salvo, la Sampdoria già in vacanza. Tre vittorie e si aprirà la porta del preliminare. Sulla carta, la strada per la Champions giallorossa è in discesa. Ma...
per farne un gran premio della montagna: se il Milan decidesse di festeggiare lo scudetto all’Olimpico? E se il Catania perdesse a Brescia e si ritrovasse di nuovo invischiato nella lotta per non retrocedere? E, infine, se all’ultima giornata la Sampdoria avesse ancora uno scarpino all’inferno? Diventerebbero tre partite vere, terribili. E a quel punto come si metterebbe la Roma, almeno quella vista a Bari, incapace di vincere senza patemi contro una squadra già retrocessa? Senza contare il fattore ambientale: immaginate quale potrebbe essere l’accoglienza del Massimino se la squadra di Simeone avesse ancora bisogno di punti salvezza. Si salvi chi può.
COME STA Il dato statistico— otto reti oltre il 90’ — farebbe pensare ad una riserva infinita. In realtà, spesso la Roma ha piazzato l’ultimo scatto più per forza di volontà che per forza fisica, insomma per tigna. A Bari, è stata la tigna di alcuni giocatori che ha consentito alla squadra di ribaltare il risultato nonostante l’inferiorità numerica. Ed è proprio su questa voglia di non arrendersi che la società conta per proseguire la rimonta al 4 ° posto. A tre giornate dalla fine, mandare in campo giocatori motivati— da ambizioni personali o dal bene comune non fa differenza— diventa fondamentale, molto più del modulo. In questo senso Montali sta attuando la sua moral suasion su Montella: forse è il caso che cambi modulo e trovi il modo di sfruttare la tigna di Marco Borriello, per esempio
L’ARMA IN PIU’ Potrebbe suonare pleonastico. Ma se non partiamo da lui, la Roma non va da nessuna parte. Dici Totti— 14 gol in questo campionato, praticamente tutti nel girone di ritorno— e dici tutta la squadra. E questa identificazione— per meriti suoi e demeriti degli altri— va avanti da un po’. Perciò, si può solo sperare che duri ancora tre giornate, in fondo sono «solo» altri 270’: il tempo che serve ad avvicinare Altafini e portare la Roma in Champions League. Oppure, ma le probabilità qui si riducono alquanto, si possono prevedere alcuni illustri risvegli: di Vucinic, per esempio. Dove è finito il trascinatore dello scorso campionato? Su un sussulto di Menez, invece, non si può più contare: più facile che Totti raggiunga Piola nelle prossime tre giornate. Borriello, sì: tonico, incazzato, affamato. Non segna dal 2 febbraio, che aspetta Montella a concedergli una partita intera? Anche per la cabala, al Milan ha già segnato a San Siro...
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