(Il Romanista - M.Bianchini) - Un festoso tam-tam si è diffuso rapidamente nella jungla dove si respira l’aria maleodorante dell’astio. Tutti di corsa verso l’assemblea dei pennuti che vanno dal malaugurio ai divoratori di carogne.
rassegna stampa roma
Gli scricchiolii del Corriere
(Il Romanista – M.Bianchini) – Un festoso tam-tam si è diffuso rapidamente nella jungla dove si respira l’aria maleodorante dell’astio. Tutti di corsa verso l’assemblea dei pennuti che vanno dal malaugurio ai divoratori di carogne.
E così avvoltoi, condor, gufi e mettiamoci pure un branco di jene, si sono ritrovati intorno al prelibato banchetto che aspettavano da mesi. Naturalmente, la vittima si chiama Roma. Intendiamoci subito, "intellettuali" di calcio e di psicologia. Non facciamo parte del collegio delle educande le quali si scandalizzano davanti ad un titolo di scatola che parla della "bufera" esplosa in seno alla società giallorossa in seguito all’incontro di pugilato Osvaldo-Lamela. Siamo d’accordo. L’episodio ha meritato giustamente il rilievo che un qualsiasi giornalista avrebbe dovuto riservargli. Ma nello stesso tempo siamo scandalosamente colpiti dall’ennesimo atteggiamento che fa dell’argomento condiviso, il pretesto per risveglio della malafade. Sentite cosa ci dice lo "psicologo" del solito Corriere dello Sport: "Che si possa vincere anche se lo spogliatoio si trasforma in un saloon forse è vero, così come si possono trarre benefici da un gruppo - diciamo sosì - vivace ". Considerazioni che farebbero supporre una valutazione "goliardica" della disputa , suffragate tuttavia dalla convinzione che "l’armonia e la compattezza abbiano effetti migliori sui risultati".
Bene, il ragionamento piace e sembra equilibrato. Se non possedesse una coda velenosa che svela l’esatta fisionomia della linea tenuta da sempre nei confronti di una Società che non ha la fortuna di vivere all’ombra degli alberi di Formelllo. Dalla scazzotata fra Osvaldo e Lamela, che noi ingenui avevano considerato circoscritta al clima osannato di "storie del calcio ricchissime di risse da spogliatoio, non sempre con effetti nefasti", si è passati bruscamente al baratro in cui starebbe per precipitare la Roma. Ecco dunque apparire gli scricchiolii sinistri che accompagnano la società giallorossa. Si salta, come si suol dire, dal palo (amico, trampolino) in frasca immersa nello stagno delle anatre che starnazzano. E come potevi sbagliare? Emerge il clima drammatico che ritarda i contratti di Baldini e De Rossi. La disperazione dei giocatori in arretrato di stipendi. Le valutazioni contrastanti di Sabatini e Baldini sulla partita Udinese-Roma che starebbe armando mani fratricide. Con tono irridente, sotto il titolo dedicato alle disgrazie romaniste, campeggia in bella mostra: "La Lazio è da scudetto". Di scricchiolii ce ne sono in giro, ma sembra che siano destinati a prevalere soprattutto quelli del cervello.
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