rassegna stampa roma

Gli interessi la chiave per fare pace

(Gazzetta dello Sport) Litigano su tutto. Persino se tenere l’editore Pippo Marra (come vuole UniCredit) nel Cda della nuova Roma. Insomma, oggi sbarcheranno a Roma i manager Barrow e Pannet del «Raptor Fund»

Redazione

(Gazzetta dello Sport) Litigano su tutto. Persino se tenere l’editore Pippo Marra (come vuole UniCredit) nel Cda della nuova Roma. Insomma, oggi sbarcheranno a Roma i manager Barrow e Pannet del «Raptor Fund»

per riunirsi in conclave con l’a. d. Fenucci e i legali della cordata Usa (in attesa di vedere domani il vice a. d. di UniCredit Fiorentino e, fra mercoledì e giovedì, lo stesso DiBenedetto) ma le parole tra i due futuri soci della Roma sono vietate ai minori. Tutto per la lettera che la scorsa settimana è arrivata da Boston è che chiedeva di rinegoziare l’acquisizione risparmiando 20 milioni. Roba da suk arabo, possiamo andare avanti anche da soli, replica la banca. Potevate evitare i disastri dell’ultimo anno, aggiungono dagli Usa. Versioni distanti. Chi è nel mezzo, cioè la nuova dirigenza, dice però dei concetti interessanti. 1) Hanno ragione entrambi: DiBenedetto &Co ragionano in modo più legato alla finanza, la banca in modo più passionale 2) Sul portare la ricapitalizzazione da 35 a 70 milioni sono tutti d’accordo (a proposito, l’esborso in più per gli americani sarebbe proprio di circa 20 milioni, vuoi vedere che...?) 3) UniCredit sconta il fatto di dover giocare tre ruoli: venditore, co-proprietario e creditore. Di cosa? Degli anticipi dati al club (55 milioni) e alla cordata (40). Può essere la chiave: senza toccare il contratto, cosa che farebbe slittare tutto di un paio di mesi, lavorare sugli interessi che la banca pretende. Certo, il closing slitterà di qualche giorno (e si dovrà informare la Consob), ma l’affare si farà.