rassegna stampa roma

Gli arbitri ora fischiano meno. Tutti i pregi e i difetti…

(repubblica.it – F.Bianchi) Volata finale anche per la “squadra” di Stefano Braschi, radunata in questi giorni a Coverciano: i venti arbitri di serie A sono impegnati nel periodo più delicato, per i club e anche per loro. Braschi ha...

Redazione

(repubblica.it – F.Bianchi) Volata finale anche per la "squadra" di Stefano Braschi, radunata in questi giorni a Coverciano: i venti arbitri di serie A sono impegnati nel periodo più delicato, per i club e anche per loro. Braschi ha preso il posto di Pierluigi Collina. Compito non certo facile.

Qualche prevenzione di troppo, che resiste, nei confronti dell'ex arbitro internazionale di Barberino del Mugello: ma la sua "squadra" ha meritato, sinora, la sufficienza piena. Ci sono stati errori, anche gravi, è vero. Ma è sempre successo.

Il livello generale però è stato buono, anche se certe regole Fifa (vedi il fallo di mano) rendono le scelte degli arbitri molto, troppo, discrezionali. Bisogna stabilire se c'è la volontarietà, e non è facile che gli arbitri possano scegliere sempre lo stesso metro di giudizio. Anche sul fuorigioco, certo gli assistenti non hanno un compito facile. Ma Braschi ha cercato di ottenere uno standard di rendimento costante da parte dei suoi arbitri (ed assistenti).

Chi ha sbagliato ha pagato: è toccato anche agli arbitri migliori come Rocchi, Rizzoli. Arbitri che giustamente Braschi stima molto: lo stesso Rizzoli, ad esempio, è consideratissimo anche dal designatore dell'Uefa, Collina, ed è quindi fra i principali candidati a dirigere la finale di Champions. Ma torniamo all'Italia. Fra gli scopi principali di Braschi, e del capo dell'Aia, l'altro vivace toscano Marcello Nicchi, c'era (c'è) il tentativo di arrivare ad un abitraggio europeo.

In pratica, un gioco più fluido, meno spezzettato, più divertente anche per gli spettatori. Non sempre è stato possibile: ultimamente, nel periodo caldo del campionato, è mancato l'appoggio di tecnici e calciatori. La media falli comunque è scesa: meno fischi, adesso siamo intorno ai 30-31 falli a partita. Benino. Bisogna insistere.

Le polemiche sono state "fisiologiche" sinora: si sono lamentati quasi tutti i club, ma non ci sono state molte partite falsate dagli errori arbitrali (una è sicuramente stata Brescia-Roma).

Ultimamente, l'Udinese si è lamentata per aver avuto un arbitro romano (Valeri) quando due club romani, Lazio e Roma, sono ancora impegnati nella lotta Champions proprio con la società friulana. Beh, basta pensare che in Uefa quest'anno in semifinale ci sono anche arbitri delle Nazioni ancora in corsa: Real-Barcellona ad esempio ha avuto il tedesco Stark (ha arbitrato maluccio), nonostante nell'altra semifinale ci sia lo Schalke 04. Decisione saggia di Collina: il mondo del calcio deve crescere, non regredire o impantanarsi in sospetti assurdi. Poi, è chiaro che si può discutere se Valeri ha arbitrato bene o male: ma mettere le mani avanti prima della partita è un giochino assurdo, degno (forse) di Mourinho. Gli arbitri si giudicano dopo, non prima: e chi sbaglia giusto che paghi, che si fermi, che ci rimetta anche dei soldi (quest'anno, tanto per essere chiari, gli arbitri guadagnano meno dello scorso anno...). Nessun giallo comunque per l'incontro a San Siro fra Braschi e Lotito nell'intervallo di Inter-Lazio: è stato tutto casuale, davanti alla toilette dove uno entrava e l'altro usciva. Dialogo sereno, educato, rispettoso. Così come Braschi ha salutato Moratti. Parlarsi non è un male, anzi andrebbero intensificati gli incontri fra arbitri, dirigenti, allenatori, capitani. Il futuro? Due gli arbitri che potrebbero lasciare a fine stagione la "squadra" di serie A: Morganti e Pierpaoli. Il primo ha già avuto una deroga. Avrà anche la seconda? Braschi lo stima molto, tanto che l'ha utilizzato in partite importanti. A giugno farà la sua relazione (per ora non si sbilancia), e la consegnerà al comitato nazionale dell'Aia che dovrà decidere. Nessuno ha mai avuto due deroghe. E' una scelta non facile per i vertici Aia. Un buon lavoro stanno anche facendo Roberto Rosetti con gli arbitri di B e Stefano Farina con quelli di Lega Pro.