(Corriere dello Sport - P.Torri) "Me fate schifo tutti, meno Totti". Magari si può scrivere di meglio, ma niente di più chiaro di questo striscione bianco, scritta in nero, esposto in quella Curva Sud che ieri ha cantato solo per tifare la maglia, per il resto ha regalato insulti assortiti, per fotografare lo stato d’animo di una tifoseria che da settimane sperava di arrivare il prima possibile alla conclusione di una stagione andata esattamente all’opposto di quello che erano state promesse e premesse.
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Gli applausi dell'Olimpico solo per Totti
(Corriere dello Sport – P.Torri) “Me fate schifo tutti, meno Totti”. Magari si può scrivere di meglio, ma niente di più chiaro di questo striscione bianco, scritta in nero, esposto in quella Curva Sud che ieri ha cantato...
CAPITANO - L’altra star annunciata della serata, mister Pallotta da Boston, che in tribuna Monte Mario era atteso pure da qualche bandiera a stella e strisce, ha anticipato la partenza, lasciando, si fa per dire, campo libero al capitano romanista, unico giocatore graziato dalla valanga dei fischi dei (pochi) presenti sugli spalti di un Olimpico che faceva un po’ tristezza, compresa gli oltre cento tifosi doriani (complimenti) che hanno preferito la trasferta romana alla domenica degli sfottò dei genoani a Marassi. Per il resto Totti e soltanto Totti. Osannato, invocato, applaudito, ringraziato, premiato pure dalla società prima del fischio d’inizio, dal presidente Rosella Sensi accompagnata da Cristian e Chanel, gli eredi del capitano. Un piatto d’argento per il numero dieci giallorosso in ricordo dei 206 ( 207) gol realizzati in serie A con l’unica maglia della sua vita, quella della Roma, il tutto mentre in tribuna Tevere spuntava un grande striscione, Grazie firmato I devoti. Lui, Totti, il prossimo anno ci sarà, tutti gli altri che ieri non hanno certo trovato il tappeto rosso, chissà. Perché per molti, assenti compresi, quella di ieri sera è stata la serata dell’addio. Sarà difficile che per parecchi ci sarà, con la maglia della Roma, un’altra volta all’Olimpico.
NOVITA’ - Del resto la tifoseria ieri sera lo ha fatto capire in maniera piuttosto chiara, ha voglia di novità, un progetto nuovo, facce nuove, prospettive diverse. Questo è un gruppo che il meglio lo ha dato, c’è necessità di ripartire da zero. E quando Mannini ha portato in vantaggio la Samp, i fischi sono diventati assordanti. Poi, come sempre, più di sempre, ci ha pensato lui, Francesco Totti a far sentire il rumore degli applausi e a riaggiornare la sua classifica dei gol. Per lui non è finita qui. Per molti altri sì. Tra i fischi.
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