(Corriere della Sera) - C’è la posizione di Rosella Sensi in Lega al centro delle domande che Thomas DiBenedetto e i suoi soci si stanno ponendo con tanto di lettera ufficiale al Cda di Roma 2000.
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Gli americani adesso contestano la Sensi in Lega
(Corriere della Sera) – C’è la posizione di Rosella Sensi in Lega al centro delle domande che Thomas DiBenedetto e i suoi soci si stanno ponendo con tanto di lettera ufficiale al Cda di Roma 2000.
La Roma si è schierata con Inter, Milan, Juve e Napoli sul tema dei «bacini di utenza» e ieri ha inoltrato con loro la richiesta all’Alta corte del Coni per sospendere la delibera dell’assemblea di Lega sulla spartizione dei diritti tv. E la Sensi ha ottenuto di far mettere all’ordine del giorno della prossima assemblea l’elezione del nuovo presidente di Lega, carica alla quale ambisce. Sono tante le domande cui gli americani vorrebbero risposta...
Perché prolungare i contratti di Perrotta e Cassetti (2,5 e 1,8 milioni lordi) e non quello di Méxes; perché Taddei ha un contratto fino al 2014; perché il contratto con la Kappa è fino al 2017 e per liberarsene c’è un’alta penale; perché è stato accettato il contratto con il Coni per l’affitto dello stadio Olimpico senza nessuna trattativa; perché Adriano non è stato ceduto subito al Corinthians che offriva un buy out; perché la Roma produce gran parte del suo merchandising anziché dare il marchio in licenza; perché un’alleanza con le big anziché cercare di far loro concorrenza. Solo Mourinho ha più perché senza risposta.
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