(Il Romanista - A.N.)- "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo affatto?
rassegna stampa roma
Giustizia sportiva, Lotito assente
(Il Romanista – A.N.)– “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo affatto?
" si chiedeva Nanni Moretti in "Ecce Bombo". Anche Claudio Lotito, presidente della Lazio, deve essere stato colto dalle elucubrazioni dell’attore e regista romano. Già. La festa, o meglio, l’incontro alla facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre cui era stato invitato portava come titolo "La giustizia sportiva nel calcio - Prospettive di riforma". C’erano tra gli altri, Agabio, vicepresidente vicario del Coni, Sandulli, presidente della II Sezione Corte di Giustizia Federale Figc. E ci doveva essere Claudio Lotito, accreditato nientepocodimeno che come consigliere F.I.G.C. Ora, parlare di giustizia sportiva e invitare Lotito fa già ridere di suo. Fa pure più ridere il fatto che non si sia neanche presentato, lasciando la sua postazione tristemente vuota (l’unico). Si ride, ma non perché uno sia di parte. Le cronache di una settimana fa riportano della condanna del presidente della Lazio a un anno e tre mesi per frode sportiva in primo grado al processo per Calciopoli.
Tra l’altro in ballo c’era anche la sospensione dalla carica di consigliere della Figc, anche se Galliani ieri l’ha escluso («Ho fatto qualche anno il presidente e il vice presidente di Lega, qualche regola la conosco. Lotito non ha cariche in Lega. Dalla carica di consigliere federale non è decaduto e in quanto tale può partecipare senza diritto di voto al Consiglio di Lega»). Sarà. Meno male che ci sono i ragazzi. Agli studenti non è sfuggito il chiaroscuro (se la vogliamo buttare sul pittorico) e l’hanno buttata sullo sfottò. E come potrebbero non fare diversamente? "Gomblotto" ha scritto su un fogliaccio uno studente di Roma Tre. «Secondo me il presidente della Lazio - dice uno di loro - non può venire qui a parlare di giustizia sportiva quando è stato condannato a un anno e tre mesi. Non puòvenire qui a fare la morale». Infatti non c’è, gli si fa notare. «Appunto, non ha il coraggio. Preferisce non parlare. Però - aggiunge - mi piace perché ha creato un clima di fratellanza fra laziali e romanisti. Potrebbe essere un esempio di fratellanza universale».
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