rassegna stampa roma

Giallorossi k.o. però a Valencia si fa festa prima

(La Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – «Daje Roma». No, non eravamo a Fiumicino, dove comunque c’era il solito gruppo eterogeneo di viaggiatori, curiosi, tifosi, inservienti, poliziotti, funzionari e chi più ne ha più ne...

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - «Daje Roma». No, non eravamo a Fiumicino, dove comunque c'era il solito gruppo eterogeneo di viaggiatori, curiosi, tifosi, inservienti, poliziotti, funzionari e chi più ne ha più ne metta, macchine in tripla fila sulla pista di decollo e videofonini puntati al cielo come girasoli.

No, eravamo a Valencia, agli Arrivi dell'aeroporto di Manises, una selva di persone, striscioni, sciarpe, colori. Gran gazzarra, urla, superlavoro per la security giallorossa, presa alla sprovvista. Un abbraccio così caloroso (però molte ore prima dei tre schiaffi presi in serata al Mestalla) da stupire pure Mauro Baldissoni, neo consigliere romanista, alla prima trasferta con la squadra, in rappresentanza della società, e forse pure un tantinello emozionato. «Daje Roma», dai romani in vacanza, che figuriamoci se si perdevano l'occasione di abbracciare Totti e compagni. «Daje Bojan», dagli spagnoli e, in verità, soprattutto dalle spagnole, tutte per il ragazzino. «Daje Luis», con codazzo di telecamere e microfoni fino all'ingresso del pullman, perché il signor Enrique è stato qualcuno e la stima in Spagna è trasversale, in Catalogna come nella Comunità valenciana.

Breve ma intensa Così, tra un «daje» e l'altro, la Roma si è messa alle spalle pure questo blitz di mezza estate, l'ultimo prima dell'esordio in Europa League a Bratislava, tappa iniziale del «camino largo y tortuoso» che aspetta la Luis Enrique band. Trasferta valenciana breve ma intensa: esattamente dodici ore dall'atterraggio al fischio finale, mezza giornata di sole, calore, affetto e gol, anche se solo del Valencia. Toccata e fuga in questa città dalle mille facce, una specie di viaggio nel tempo, dai resti romani alle meraviglie avveniristiche di Calatrava, da un passato splendente ad un futuro carico di aspettative, nonostante la crisi. Un po' come la Roma che sta nascendo.