(Corriere dello Sport) Al bando le statistiche. Se la Roma vuole rimontare la sconfitta di Bratislava deve prima di tutto giocare come sa, ma anche dimenticare i numeri.
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Giallorossi, il «ribaltone» è riuscito soltanto 7 volte su 28
(Corriere dello Sport) Al bando le statistiche. Se la Roma vuole rimontare la sconfitta di Bratislava deve prima di tutto giocare come sa, ma anche dimenticare i numeri.
Infatti le percentuali di riuscita di una rimonta nelle competizioni continentali nella storia della Roma non sono altissime. L'impresa è riuscita soltanto 7 volte su 28 precedenti e l'ultimo esito positivo risale a 8 stagioni fa: annata agonistica 2003/ 04, sedicesimi di finale di Coppa Uefa contro gli impronunciabili turchi del Gazientepspor. Una Roma rimaneggiata ( Zotti in porta, Carew e D'Agostino in avanti, Totti e Cassano a casa) esce sconfitta di misura dal Kamil Ocak, lo stadio di Gaziantep. Al ritorno è un'altra storia, con la Roma che risolve la pratica già nel primo tempo: dopo 23’ segna Emerson, poi ci pensa Cassano a festeggiare al meglio la sua centesima presenza in giallorosso. OLIMPICO -A consolare Luis Enrique e a regalare alla Roma la convinzione di poter compiere la rimonta può essere il fattore campo. Effettivamente ben sei delle sette rimonte compiute dalla Roma sono arrivate all'Olimpico. E' successo per esempio nei sedicesimi di finale della Coppa Uefa 1975/ 76, in quella che può essere ricordatacome la prima ' remuntada' romanista in Europa. La gara di andata in Svezia contro l'Oester Vaxjoe termina con una sconfitta per 1- 0 più per un errore del numero uno giallorosso Paolo Conti che per i meriti degli svedesi allenati da un ex giallorosso come Gunnar Nordhal. Al ritorno Liedholm dà una lezione al vecchio compagno di squadra ai tempi del Milan: dopo soli 5' Pellegrini pareggia i conti e poi è Boni a concluderela rimonta. FALCAO -Ancora Liedholm in panchina e dinamica identica sette anni dopo,ma contro un avversario ben più impegnativo come il Colonia. All'andata un gol di Allofs costringe la Roma alla sconfitta ma al ritorno, sostenuta da un'Olimpico pieno in ogni ordine di posti, la squadra prossima a vincere lo scudetto si esalta: nel primo tempo Schumacher para tutto. Nella ripresa a rompere l'incantesimo ci pensa Iorio e poi Falcao scatena la festa. DUNDEE -L'anno successivo la Roma scrive una delle pagine più esaltanti, ma anche più tristi della sua storia, con la finale di Coppa dei Campioni raggiunta e persa ai calci di rigore contro il Liverpool. In semifinale la Roma compie quella che, al di là di alcune tentativi di mettere in dubbio la regolarità dell'incontro, rimane la sua rimonta europea più esaltante, di fronte agli scozzesi del Dundee United e a un Olimpico ancora una volta strepitoso per passione e partecipazione. Dopo il 2- 0 dell'andata la Roma trova in Pruzzo l'uomo della provvidenza: due gol per il bomber e un rigore procurato. Dagli undici metri è Di Bartolomei a portare la Roma alla finale dell'Olimpico. TRASFERTA -L'unica rimonta maturata lontano dall'Olimpico rimane quella di Norimberga ( 1988/ 89), con i giallorossi che si impongono ai tempi supplementari dopo aver restituito il 2- 1 dell'andata nei 90'. Nella stessa edizione della Coppa Uefa arriva anche la rimonta contro il Partizan Belgrado ( 4- 2 e 2- 0 targato Voeller, Giannini all'Olimpico). Quindi nell'edizione 1995/ 96 è la vittoria per 3- 1 all'Olimpico a ribaltare il 2- 1 contro il Broendby. A dare il via alla rimonta è un gol di Francesco Totti. Farebbe doppiamente bene alla Roma se anchedomani la storia iniziasse così. RiccardoLoria/infopress
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