rassegna stampa roma

Giallocotti alla Parmigiana

(Leggo – F.Maccheroni) In vantaggio 2-0 con Totti e Juan, la Roma si fa rimontare dal Parma. Montella dà la colpa alla preparazione atletica: 24 gol subiti nei finali di gara.

Redazione

(Leggo - F.Maccheroni) In vantaggio 2-0 con Totti e Juan, la Roma si fa rimontare dal Parma. Montella dà la colpa alla preparazione atletica: 24 gol subiti nei finali di gara.

Chissà se Ranieri è ancora convinto che basti un verduraio per preparare una squadra di calcio. E chissà se è ancora convinto che Pizarro non possa giocare con De Rossi. E chissà, infine, se Vincenzino Montella si è deciso a ordinare un amuleto. Perché la Rometta spompata da mister-quasi-due-anni-Ranieri ha disputato un tempo convalescente ma credibile contro il Bologna e poi s’è persa per strada un vantaggio di 2 gol e, soprattutto, Pizarro. Il cileno, uscito per un infortunio al ginocchio (oggi gli esami ne chiariranno la gravità), ha dimostrato a chi lo aveva spedito in soffitta che è fondamentale. L’ex aeroplanino, che come chi si sente senza peccato, s’è presentato con la faccia serena ai cronisti, ha centrato subito il problema: la preparazione. «I numeri dicono che con quelli di oggi sono 24 i gol subiti dalla Roma nell’ultima mezz’ora. Non è una questione di modulo o di giocatori, ma un dato di fatto». Insomma, la squadra non sta in piedi. Montella proverà a lavorare in questo senso, ma nello sport non esistono miracoli. Esiste la fortuna, la possibilità di giocare col Bologna (mercoledì scorso) una partita privata dei 16’ giocati prima della sospensione, ma il resto arriverà lentamente. Ancora più lentamente se il ginocchio di Pizarro farà i capricci. Come detto, la Roma si è portata in vantaggio per 2 gol. Dopo un rigore reclamato da Totti, Brighi (l’arbitro, ovviamente) ne ha concesso uno per fallo su Taddei ed è stato Totti a fiondarlo alle spalle di Morante. Poi Juan ha concluso una mischia confusa con la zampata buona. Era il momento dei baci: entrambi verso la tribuna (il brasiliano probabilmente indicava la moglie, il capitano dicono indicasse la Sensi). E, anche se non era stata una Roma da sballo, si vedeva la buona volontà, la ricerca di una parentela stretta fra i reparti e la disponibilità al sacrificio negli aiuti. Dai baci alle lacrime, quando quasi allo scadere del primo tempo, su un contatto con Giovinco, Pizarro ha urlato tenendosi il ginocchio destro. Montella ha fatto scaldare Simplicio che, purtroppo, ha eseguito. Un ammutinamento, una fuga in Brasile avrebbe evitato i danni dell’ex palermitano. Non è che Borriello, entrato per Totti, abbia fatto meglio: indisponente. Meno peggio Menez, che ha rilevato Vucinic: almeno ha creato confusione. Ma in questa confusione è risorto Lazzaro-Amauri: un tacco da brasiliano vero, un raddoppio da ghepardo d’area. Anzi d’aia, perché attorno sembravano zompettare dei polli.