(repubblica.it-M.Pinci) A poche ore dal derby tornano d'attualità le voci sulla cessione della Roma. Imminente, secondo le scadenze previste (fino a questo momento) da Unicredit. Proprio l'amministratore delegato dell'istituto, Federico Ghizzoni,
rassegna stampa roma
Ghizzoni: “Il futuro della squadra per noi è importante”
(repubblica.it-M.Pinci) A poche ore dal derby tornano d’attualità le voci sulla cessione della Roma. Imminente, secondo le scadenze previste (fino a questo momento) da Unicredit. Proprio l’amministratore delegato dell’istituto,...
ha riacceso l'attenzione sulle sorti del club giallorosso: "Il prezzo è importante ma lo è anche il futuro della squadra", ha ammesso a margine dell'esecutivo Abi il numero uno della banca. Spiegando poi quale sia la strategia di Piazza Cordusio nella ricerca dell'acquirente giusto con cui trattare la cessione del pacchetto azionario del club: "Valutiamo il rapporto fra prezzo e qualità dell'investimento". Massimo riserbo, invece, sui nomi coinvolti, anche se Ghizzoni conferma indicazioni delle scorse settimane: "C'è una short list e gli advisor sono al lavoro".
Un lavoro che dovrà continuare, almeno, fino al termine del mese. Nelle prossime due settimane, previsti incontri (non però, come vorrebbe qualcuno, tra martedì e giovedì della prossima settimana) tra Unicredit e Rothschild, l'advisor scelto per gestire la vendita, e alcuni dei soggetti che hanno manifestato interesse: nella short list sono stati inseriti i nomi del Gruppo Tosinvest della famiglia Angelucci e quello di un misterioso gruppo di imprenditori statunitensi, rappresentati dallo studio legale Tonucci. Un gruppo di cui non fa parte la triade Tisch-Mara-Johnson (se mai fosse necessario ribadirlo), ma neanche il magnate dell'abbigliamento casual John J. Fisher. Inutile dire come, attualmente, fonti finanziarie segnalino in vantaggio nelle preferenze della banca il gruppo a stelle e strisce.
La banca intanto è al lavoro per la costituzione di Newco Roma, la società che dovrà di fatto gestire il passaggio della Roma nella mani del nuovo proprietario. Entro la fine del mese il vice dg di Unicredit Paolo Fiorentino vorrebbe poter contare sulle offerte vincolanti all'acquisto del club, che nelle intenzioni originali dell'istituto, sarebbero dovute partire da 100 milioni per il 67 per cento della Roma in mano a Italpetroli (circa 150 milioni Opa inclusa). La sensazione, però, dopo i dubbi suscitati dalla due diligence sui conti della società, è che si plossa andare verso una valutazione al ribasso (Angelucci sarebbe arrivato a mettere sul piatto circa 86 milioni). Anche per questo, l'attuale dirigenza della Roma su indicazione di Roberto Venturini, uomo Unicredit all'interno del Cda con deleghe alle finanze, sta lavorando per presentare una situazione di bilancio più leggera, riducendo il monte ingaggi: in questo senso vanno lette le partenze di Baptista e Cicinho.
Una cosa è certa: una delle condizioni imprescindibili per garantire la stabilità della società giallorossa, chiunque sarà ad acquistare il club, è l'ingresso nella prossima Champions League. Senza gli introiti della competizione, infatti, diventerebbe difficile far quadrare i conti in rosso e attuare il fair play finanziario, che prevede la riduzione delle perdite entro i 15 milioni fin da questa stagione, per poi entrare nel 2018 nel regime di pareggio del bilancio, pena l'esclusione dalle coppe europee.
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