(La Stampa – G.Baraggioli) In casa Novara l'argomento del giorno è legato agli infortuni, una situazione nuova per l'ambiente azzurro che l'esterno Giuseppe Gemiti affronta con filosofia.
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Gemiti: “Adesso sappiamo reagire”
(La Stampa – G.Baraggioli) In casa Novara l’argomento del giorno è legato agli infortuni, una situazione nuova per l’ambiente azzurro che l’esterno Giuseppe Gemiti affronta con filosofia.
Una situazione è anomala, vi preoccupa?«No, anche se non è piacevole ed è meglio avere tutti a disposizione. Ma siamo un gruppo ampio e unito, se manca uno gioca un'altro». Il punto conquistato a Lecce è un risultato positivo?«Domenica siamo partiti bene, abbiamo creato occasioni e una volta passati in svantaggio abbiamo recuperato subito. Nel secondo tempo abbiamo sofferto ma siamo stati bravi nelle ripartenze. E' un buon risultato». Cos'è cambiato rispetto al passato?«In altre occasioni siamo scesi in campo più timorosi, a Lecce invece già dal primo minuto abbiamo imposto il nostro gioco». Contro la Roma fare punti è d'obbligo?«Avremo di fronte una grande squadra e sarà una gara molto difficile. La Roma è formata da grandi giocatori e, anche se non sta raccogliendo ottimi risultati, sarà un impegno molto importante per noi. Dovremo fare grande attenzione». La classifica si sta spaccando, c'è il rischio di perdere contatto con chi sta davanti.«Il nostro obiettivo è quello di fare punti, dobbiamo cercare di restare attaccati alle formazioni che ci stanno davanti. Ma il campionato è lungo, si va a momenti. Lo scorso anno siamo partiti forte e poi abbiamo avuto un calo durato più di un mese». Avete trovato tanta differenza rispetto allo scorso campionato in serie B?«La differenza fondamentale sta nella qualità. Se pensiamo al ritmo delle partite, probabilmente il gioco era più intenso lo scorso anno. Ma in serie A, quando gli avversari accelerano, il passo è sicuramente differente. E poi la qualità delle giocate, i passaggi filtranti, bisogna fare molta più attenzione». E quando è il Novara a spingere sulle fasce, cos'è cambiato?«Per noi nulla. Sicuramente le squadre fanno maggiore attenzione nel due contro uno rispetto a quanto visto lo scorso anno. Ma gli spazi per spingere ci sono sempre». C'è chi inizia a criticare la squadra perché non arrivano i risultati sperati, cosa rispondete?«Credo sia inevitabile che vengano fuori queste opinioni in certi momenti. Noi dobbiamo isolarci da quel che succede all'esterno, concentrarci in allenamento e pensare solamente a dare il massimo quando scendiamo in campo».
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