rassegna stampa roma

Gelo Totti-Ranieri, sempre più distanti

(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Francesco Totti e Claudio Ranieri si rivedranno oggi a Trigoria, dopo i 4 minuti concessi domenica al capitano della Roma (457 partite in serie A e 194 gol tutti con la stessa maglia) nella sconfitta contro...

Redazione

(Corriere della Sera – L. Valdiserri)FrancescoTotti e Claudio Ranieri si rivedranno oggi a Trigoria, dopo i 4 minuti concessi domenica al capitano della Roma (457 partite in serie A e 194 gol tutti con la stessa maglia) nella sconfitta contro la Sampdoria

 La normale decisione di un tecnico alla ricerca del colpo miracoloso o uno sgarbo simile ai 6 minuti di Rivera nella finale del Mondiale 70? Secondo una corrente di pensiero, ieri molto viva nell’etere romanista, Ranieri ha coronato il vero sogno dei tifosi della Lazio: umiliare Totti, il più anti-laziale dei romanisti. E questo dopo che a San Siro, contro il Milan, aveva preferito a Totti un Adriano ancora abbondantemente sovrappeso, convincendo il brasiliano (insieme al presidente Rosella Sensi) a rimanere a Roma anziché ritornare al Flamengo, liberando la società giallorossa di un contratto lungo e oneroso (3 milioni netti fino al 2013). Lo sperava soprattutto UniCredit, in vista della vendita della società.

Totti e Ranieri si parleranno, ma è difficile capire cosa possano dirsi. Totti chiede chiarezza e Ranieri non potrà cavarsela con una serie di frasi fatte («Non esiste Roma senza Totti», «Totti è al centro del mio progetto», «Totti è il migliore di tutti»). Parole che hanno infastidito il capitano molto più che consolarlo. La società, per la cronaca, rimprovera a Ranieri la mancanza di dialogo con Totti e con altri giocatori, ma non è mai intervenuta e mai interverrà nelle decisioni tecniche dell’allenatore. In quanto a parole, del resto, anche quelle di Totti spesso non sono piaciute a Ranieri. Non quando gli ha dato del «catenacciaro» (dopo Bayern-Roma). Non quando ha commentato il dopo Milan-Roma: «Buon Natale? Sarà buono per voi...». Non quando ha fatto una battuta acida prima di entrare in campo contro la Samp: «Ma che, la partita comincia adesso?».

Totti sta bene fisicamente, si allena con regolarità, ha accettato di giocare più lontano dalla porta e di lasciare gol e gloria a Borriello, ma non è felice. Si sente un giocatore dimezzato da Ranieri e lo dice il suo minutaggio: 1.076 minuti in campionato, ma distribuiti in 755’ in casa e solo 321’ in trasferta. Nelle ultime tre gare lontano dall’Olimpico — Chievo, Milan e Samp — è sempre andato in panchina. Vorrebbe giocare di più, vorrebbe tornare il centro di gravità permanente del gioco. A 34 anni si sente ancora decisivo e l’unica certezza è che mai andrà a svernare negli Stati Uniti o negli Emirati Arabi. Se dovesse andare via, con la morte nel cuore, accetterebbe solo una grande squadra italiana o spagnola.

Lo lega alla Roma un contratto fino al 30 giugno 2014 da 8,6 milioni di euro lordi all’anno. Il contratto di Ranieri scade molto prima, a giugno 2012, e, secondo i quotidiani inglesi, sulla panchina della Roma nel prossimo campionato ci sarà Carlo Ancelotti. Ma questo è il futuro. Il presente, per la Roma, è una montagna di problemi. L’ultimo è Julio Baptista. Il Malaga non ha ancora versato un euro dei 2 milioni e mezzo pattuiti per l’acquisto del brasiliano. Con l’aria che tira, stai a vedere che pure la «Bestia» sta per ritornare indietro, per la disperazione dei conti societari e di UniCredit.