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Gasperini: “Non mi sento in bilico. Vedrete che l’Inter partirà”

(Corriere dello Sport – A.Ramazzotti) Di fantasmi che aleggia­no sopra la sua panchina non ne vede e i nomi dei possibili successori che da qualche giorno hanno iniziato a circolare non lo preoccupano. Gian Piero Gasperini sa bene che quella di...

Redazione

(Corriere dello Sport – A.Ramazzotti) Di fantasmi che aleggia­no sopra la sua panchina non ne vede e i nomi dei possibili successori che da qualche giorno hanno iniziato a circolare non lo preoccupano. Gian Piero Gasperini sa bene che quella di sta­sera è una partita chiave per il suo futuro all'Inter.

Il tecnico ne­razzurro è troppo esperto per non rendersi conto che una sconfitta contro la Roma potrebbe compli­care tremendamente ( o anche peggio...) la sua avventura neraz­zurra, ma ieri ha scelto di guar­dare il bicchiere mezzo pieno. Forte degli attestati di fiducia ri­cevuti mercoledì notte dal presidente Moratti («Gasperini rischia? Assolutamente no» ) e con­fortato dalle nuove frasi che il numero uno di corso Vittorio Emanuele ha pronunciato ieri po­meriggio ad Appiano Gentile a lui e al gruppo ( c'è stata una mini riunione prima dell'allena­mento...), Gasp ha mostrato tutta la sua fiducia e si è sforzato di pensare positivo.«Quando vai giù - ha detto accennando un sorriso -è più fa­cile risalire. Scherzi a parte, ho la convinzione che faremo una buona partita». Che questo sia il momento più difficile della sua breve espe­rienza all'Inter lo ha ben chiaro in mente, anche perché né lui né la dirigenza si sarebbero maiaspettati di perdere contro i modesti turchi del Trabzonspor. Lo scivolone di Champions, però, fa ormai parte del passato ed è necessario rial­zare la testa lanciando un segnale importante contro la Roma. Gasperini ieri ha parlato chia­ro alla sua squadra e adesso vuole delle risposte, incurante delle autocandidature di Quique San­chez Flores e Cuper per una sua successione. RIPARTENZA -«Que­sto può essere il momento per ri­partire- ha inizia­to -e se volete sa­perlo, io non mi sento in bilico. La bufera intorno a me c'è solo veden­do la situazione dal di fuori, non da dentro. Io mi baso sul mio lavoro, sulla mia professionalità, sulle risposte della squadra e su quello che mi dice il presidente, che mi ha sempre dato fidu­cia e che conosce benissimo qual è la situazio­ne. Non penso a ciò che si dice in giro(panchi­na a rischio ndi)perché sento la fiducia di Mo­ratti e questo è quello che conta. So però che è necessario dare dei segnali, che i risultati devo­no arrivare. Vedrete che contro la Roma ci sarà una risposta sotto il profilo della prestazione e che l'Inter sarà concreta ». L'avversario, però, non sarà dei più malleabili nonostante l'elimina­zione dall'Europa League e la sconfitta all'esor­dioin campionato contro il Cagliari all'Olimpi­co. «La Roma è un'ottima squadra che fa un pos­sesso palla importante, ha dei riferimenti di va­lore e un'organizzazione notevole che non pos­siamo subire. Per questo mi sarebbe piaciuto avere qualche allenamento in più per prepara­re il match. Sono certo che la Roma farà bene perché ha un progetto importante». CICLO CONTINUA -Roberto Manci­ni è convinto che il ciclo dell'Inter sia finito, ma Gasperini non la ve­de così (« Quando finisce un ciclo si spera di riaprirne subito un al­tro. Io penso che saremo compe­titivi sia in Italia sia in Europa ») e non crede neppure che la par­tenza di Eto'o possa aver pesato più di tanto.« Sono concentrato sulla nostra ro­sa. Fino a Pechino siamo andati bene e aveva­mo una nostra identità, poi i pochi allenamenti e il mercato non ci hanno permesso di lavorare. Le ultime due gare sono state sfortunate, ma co­munque utili per cambiare qualcosa e fare scel­te decisive per il futuro. Ecco perché sono con­vinto che già contro la Roma vedremo l'Inter che ho in mente. Non abbiamo ancora l'organizza­zione del mio Genoa e a livello di numeri(inten­de il modulo ndi)non la raggiungeremo mai, ma dovremo essere efficaci in un altro modo. Unaminor distanza tra i reparti ci aiuterà ».