rassegna stampa roma
Futuro Roma: si firma venerdì
(Corriere dello Sport – P. Torri) – E’ tutto pronto. Per le firme. Almeno questo ci risulta, pur nella consapevolezza che in questa vicenda della cessione della Roma, le sorprese non sono mai mancate. I contratti sono stati...
(Corriere dello Sport - P. Torri) - E’ tutto pronto. Per le firme. Almeno questo ci risulta, pur nella consapevolezza che in questa vicenda della cessione della Roma, le sorprese non sono mai mancate. I contratti sono stati definiti, c’è solo da completarme la stesura materiale.
Cosa che richiederà altri due giorni di intenso lavoro da parte degli studi legali di qua e di là dell’Atlantico, ma sufficiente, ieri, a far filtrare la confidenza che le firme, come previsto negli accordi trovati a Roma con mister Tom DiBenedetto, potrebbero essere messe già il quindici Aprile. ALLEGATI - Una confidenza che è figlia legittima del fatto che le ultime novità volute da Unicredit, sono state messe a posto e accetate dalla controparte.Novità che, per quello che siamo venuti a sapere, erano relative soprattutto alle modalità di uscita dalla Roma, nel tempo, del-l’Istituto Bancario di piazza Cordusio. Gli studi legali che stanno lavorando per i soci americani, e per i quali mister Tom e compagni hanno già speso qualche milione di dollari, sono ancora in attesa di alcuni allegati. C’è da dire che su questi benedetti allegati, esiste un certo mistero sul loro contenuto, ma in ogni caso, ci garantiscono, non dovrebbero esserci sorprese. A questo proposito, si può anche aggiungere che la relazione fatta da Banca Rothschild (che in questa vicenda per il suo ruolo di advisor ha incassato una cifra intorno al milione di dollari) sul gruppo a stelle e strisce, è molto positiva, sia da un punto di vista della serietà dei personaggi coinvolti, sia, soprattutto, per quel che riguarda la loro solidità economica. DiBenedetto, Pallotta, Ruane e D’Amore sono imprenditori che nelle rispettive carriere hanno avuto un grande successo e incassato di conseguenza, ma tutto hanno fatto meno che sbandierarlo ai quattro venti. Del resto avete visto mai un ricco che dichiara al mondo di avere due miliardi di dollari sul suo conto corrente? E ancora: rimanendo in un ambito romanista, prima che Franco Sensi acquistasse la società giallorossa, in quanti, nella stessa città di Roma, lo conoscevano come un ricco imprenditore? LAVORO - Gli americani ormai danno per fatto l’affare. DiBenedetto e i suoi soci, a cominciare da James Pallotta, sono già al lavoro per costruire la loro Roma. Consapevoli che sarà un’avventura difficile, dispendiosa e faticosa, ma anche sempre più convinti che si tratti di un grande business. In particolare si può anticipare che stanno lavorando soprattutto alla voce ricavi. Quelli, cioè, che con la prossima introduzione del fairplay finanziario, costituiranno il punto di riferimento imprescindibile per gli investimenti. Si sta lavorando per il futuro prossimo e più lontano. A breve scadenza gli obiettivi fissati, sono relativi a botteghino e sponsor. I diciottomila abbonamenti di questa stagione, sono considerati pochi. Si sta pensando a una camapagna abbonamenti con molte sorprese, in grado di cambiare subito la tendenza al ribasso degli abbonati verificatasi in questi ultimi anni, avendo come obiettivo le trentamila tessere. Per gli sponsor, il discorso è più complesso, se non altro perché i due principali, Wind e Robe di Kappa (sponsor tecnico), sono legati alla Roma da contratti a lunga scadenza (2017). Gli americani sono intenzionati a ridiscuterli, puntando a far vestire i giallorossi da un marchio internazionale, in grado di garantire la vendita del merchandising in ogni angolo del mondo. Per il futuro più lontano, il discorso è relativo principalmente allo stadio che DiBenedetto ha definito fondamentale per le fortune della Roma che verrà. Un progetto già c’è, ma ci sarà da fare i conti con la nostra burocrazia, soprattutto per i tempi.
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