(La Repubblica - M.Lugli) -L’allarme c’è ma era spento. Anche le sei telecamere di sicurezza che avrebbero catturato le immagini dei ladri non erano state attivate.
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Furti in casa, violata la difesa della Roma. Dopo Juan, svaligiata la villa di Heinze
(La Repubblica – M.Lugli) – L’allarme c’è ma era spento. Anche le sei telecamere di sicurezza che avrebbero catturato le immagini dei ladri non erano state attivate.
I soliti ignoti, stavolta, sono andati sul velluto e hanno rifilato, nel giro di quarantott’ore, una solenne “doppietta” alla difesa romanista. La vittima di turno è l’argentino Gabriel Ivan Heinze, 33 anni, che dormiva al piano superiore, assieme alla moglie Maria Lorencia e ai tre figli piccoli e si è accorto del furto solo al risveglio, poco dopo le 9. Bottino: due auto (una Audi S8 e una Mini cooper la prima ritrovata in mattinata in via Angelo Motta, al Casilino, la seconda nel pomeriggio a Tor Carbone) due pc e un iPad. Nella notte tra giovedì e venerdì i ladri avevano svaligiato la villa di Juan Silveira Dos Santos, scappando con gioielli e oggetti preziosi per 40 mila euro. I due sudamericani si aggiungono alla lunga lista di calciatori derubati nel triangolo Casal Paolocco- Infernetto-Torrino: Philippe Mexes, che ha subito ben due furti, Marco Delvecchio (anche la sua casa fu svaligiata due volte di seguito), Sebino Nela e Jeremy Menez. «Non mi sono accorto di niente» ha detto, sconsolato, Heinze agli agenti del vicequestore Antonio Franco, dirigente del commissariato di Ostia dove il calciatore deve ancora presentarsi per formalizzare la denuncia.
Escluso che il giocatore e la sua famiglia siano stati narcotizzati anche perché le bombolette spray di sonnifero sono una leggenda metropolitana: non esiste un gas in grado di addormentare una persona con una semplice inalazione e il cloroformio richiede una pressione abbastanza lunga direttamente sulle narici. La villa, ironia della sorte, è di proprietà dell’ex calciatore della Roma, ora passato alla Juventus, Mirko Vucinic, che l’ha affittata a al giocatore argentino (di padre tedesco e madre siciliana) qualche mese fa. Il sofisticato sistema d’allarme istallato dal proprietario va attivato con un codice ma il difensore giallorosso ha dimenticato di farlo. I ladri, probabilmente, hanno fatto una prova per accertarsi che nessuna sirena iniziasse a squillare. Poi hanno scavalcato il muro di cinta e si sono diretti verso la villa. Per entrare, hanno dovuto solo forzare una porta finestra. Una volta all’interno dell’edificio, i soliti ignoti si sono impossessati delle chiavi delle due auto, dei computer e hanno rovistato nel salone alla ricerca di altri oggetti di valore.
Fortunatamente, la gang non è salita al piano superiore dove si trovavano la coppia e i tre bambini. Dopo la razzia, i ladri hanno aperto col telecomando la saracinesca basculante del garage e si sono dati alla fuga con le due auto, ritrovate in giornata. Il calciatore ha detto alla polizia di essere assicurato e sul posto sono intervenuti anche i tecnici della scientifica. Il furto più clamoroso a un calciatore fu il doppio colpo a Philippe Mexes. La seconda volta i ladri scapparono, la prima si impossessarono di un fuoristrada dove dormiva la figlioletta di un anno del giocatore. L’auto, con la bimba illesa, fu ritrovata nel giro di pochi minuti.
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