(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) Una settimana per prepararsi a tornare in campo, un mese per capire davvero chi è la Roma.
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Fiducia Sabatini «Tra un mese la vera Roma»
(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) Una settimana per prepararsi a tornare in campo, un mese per capire davvero chi è la Roma.
Quando verrà Natale, saranno trascorsi i primi sei mesi, un tempo sufficiente a esprimere giudizi. Ora, si naviga a vista. Ci vuole ancora pazienza, ma il momento cruciale della stagione sta arrivando. Tra una settimana il Lecce, poi una dietro l'altra Udinese, Fiorentina, Juventus e Napoli. Un ciclo terribile, la Roma ne uscirà fortificata o indebolita?
STA CRESCENDO «Aspettiamo i prossimi impegni con trepidazione — ha racconta il direttore sportivo Walter Sabatini all'assemblea della Fissc (federazione italiana sostenitori squadre di club) —: sarà un mese importante, nel quale capiremo tutti meglio la caratura reale di questa squadra. Le avversarie sono tutte alla nostra altezza, anzi noi possiamo dimostrare di essere superiori. Io sono molto fiducioso, attendo con ansia queste partite». Fondamentali, appunto, per avere le idee più chiare sugli obiettivi stagionali: a cosa può ambire davvero la squadra di Luis Enrique? «Finora il cammino della Roma è stato un po' così — prosegue il d.s. —, fatto di qualche curva, qualche sbandamento. Non sappiamo ancora quanto vale la squadra, ha avuto un andamento un po' oscillatorio ma ha fatto intravedere cose importanti, anche contro il Milan la Roma ha mostrato grande qualità per trenta minuti. Se riuscirà ad allargarla a tutti i 90 minuti, farà ottime cose. Per questo siamo soddisfatti, abbiamo la sensazione che sia qualcosa che sta crescendo bene. Si stanno affermando valori sui quali abbiamo investito molto».
NODI DA SCIOGLIERE Ma non mancano gli ostacoli. C'è stato qualche incidente di percorso tra Luis Enrique e i giocatori e c'è il dubbio che abbia lasciato qualche strascico. «Ma no — ribatte Sabatini —, la discussione con Heinze è emersa oggi ma è vecchia e non ha prodotto alcun effetto, perciò il fatto non sussiste». C'è ancora distanza tra le offerte della Roma e le richieste di Daniele De Rossi, forse un contatto ci sarà la prossima settimana, ma nessun incontro risolutivo in vista, almeno fino a Natale, «ma lo abbiamo già detto tante volte — chiarisce il d.s. giallorosso —: noi vogliamo tenerlo e lui vuole restare. Il rinnovo del suo contratto è una priorità assoluta».
GIOCATORI DA PIAZZARE Borriello ha poche speranze di tornare a Milano, Cicinho è complicato venderlo a gennaio, Taddei non ha mercato, il solo Simplicio ha qualche offerta in Italia. Ma nemmeno la necessità di sfoltire la rosa a gennaio preoccupa il d.s. «Ci confronteremo con Luis Enrique, capiremo quali sono le esigenze: certamente ci sono calciatori in esubero che cercheremo di piazzare altrove, poi al massimo il nostro organico va solo reso più armonico». Chissà in cosa si tradurrà.
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