Ficcadenti: È grande Roma

(Il Romanista - V.Valeri) - «La Roma è una grande squadra, ma noi stiamo bene». Massimo Ficcadenti, allenatore del Cesena, a Radio Manà Manà predica calma ma non ha intenzione di cedere il passo, in vista del match di domani pomeriggio contro la Roma.

I suoi ragazzi nelle ultime tre gare disputate hanno conquistato ben 7 punti, raggiungendo quota 19 e uscendo momentaneamente dalla zona retrocessione, in attesa anche di recuperare la sfida contro l’Inter. La squadra è in forma, l’unico infortunato è l’esterno sinistro giapponese Nagatomo. Ficcadenti non svela le sue carte, ma assicura: «Noi giocheremo a seconda di come si schiererà la Roma – continua - , è chiaro che dovremo riuscire a contenere i loro attacchi. Totti, Vunicic, Menez e Borriello? Non saprei chi tenere fuori, sono tutti campioni. Sicuramente per Ranieri è difficile gestire una rosa così ampia e competitiva, ma ha le doti giuste e l’esperienza per farcela».

Sull’exploit di inizio stagione e il conseguente flop, Ficcadenti dà una spiegazione condivisibile: «I risultati ci hanno entusiasmato, ma hanno fatto male alla testa. Non solo alla nostra, ma a tutto l’ambiente. Si è parlato di obiettivi troppo grandi per noi». Tornando alla gara, di sicuro i romagnoli non si getteranno in avanti in maniera scriteriata: con la sua difesa a quattro, Ficcadenti dovrà essere bravo a tenere bassi Mirko e Jeremy, mentre sul Capitano è assolutamente prevedibile un ossessivo raddoppio. Proprio riguardo alla questione nata tra Claudio Ranieri e il numero 10 giallorosso, Ficcadenti si esprime così: «Totti è stato esemplare – sottolinea – perché invece di fare scenate è entrato in campo e ha fatto ironia. È un vero campione. Per quanto riguarda Ranieri, non credo proprio volesse fare un torto al giocatore. Ma di sicuro non lo rimetterebbe a quattro minuti dalla fine».

Per quanto riguarda l’11 titolare, il tecnico marchigiano dovrebbe schierare Caserta al posto di Sammarco a centrocampo, per il resto saranno gli stessi della scorsa settimana: l’ex Antonioli tra i pali («quando sta bene è tra i migliori nel suo ruolo»), Ceccarelli e Lauro terzini, Von Bergen e Pellegrino centrali, Caserta con Parolo (il mattatore della Lazio) e Colucci in mezzo, poi Jimenez e Giaccherini ad agire da mezze punte dietro alla torre Budan. Ancora panchina per l’oriundo Schelotto, mai troppo nascosto obiettivo romanista.