rassegna stampa roma

Falsa scalata, Fioranelli patteggia 20 mesi

(Il Romanista – G.Dell’Artri) Un anno e otto di mesi di reclusione, più ventimila euro di multa. È quanto ha patteggiato l’agente Fifa Vinicio Fioranelli per le false dichiarazioni di interesse manifestate nel 2009 per l’As Roma.

Redazione

(Il Romanista - G.Dell'Artri) Un anno e otto di mesi di reclusione, più ventimila euro di multa. È quanto ha patteggiato l’agente Fifa Vinicio Fioranelli per le false dichiarazioni di interesse manifestate nel 2009 per l’As Roma.

Non andrà in carcere, ha ottenuto la sospensione condizionale della pena. Patteggiamento. Di fatto, Fioranelli ha ammesso le proprie responsabilità. Due anni fa era finito per settimane, per mesi anzi, sulle copertine della stampa. Sportiva e non. Sembrava fatta, doveva essere lui a comprare l’As Roma. Tutto falso, tranne quella sensibile oscillazione del titolo in Borsa, che arrivò a toccare addirittura un +104%. Il procuratore aggiunto Nello Rossi e il sostituto Giorgio Orano ne avevano chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per i reati di aggiotaggio, associazione per delinquere e ricettazione. Associazione. Perché Fioranelli non è solo nell’operazione. Nell’inchiesta della magistratura sono coinvolte altre cinque persone: l’imprenditore Volker Flick, gli operatori finanziari Elio Baccioni Ciolini, Vittore Pascucci, Alessio Possenti e il nicaraguense Alvaro Roselo Gonzales. Per loro, a differenza di Fioranelli, la vicenda processuale non è ancora conclusa. La magistratura sta ultimando gli accertamenti, entro qualche settimana sarà spedito l’avviso di chiusura indagine. Poi sarà formalizzata la richiesta di rinvio a giudizio. Per la magistratura, Fioranelli era una specie di portavoce. L’agente Fifa, che risiede in Svizzera ma che si trovava in Austria quando è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare, era stato contestato di avere diffuso ingannevoli notizie sul potenziale acquisto della Roma da parte di Volker, «idonee - si legge nel capo di imputazione - a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni della As Roma».

Fioranelli è stato ritenuto complice di Baccioli Ciolini in una truffa ai danni di istituti di credito dell’Unione Europea attraverso l’utilizzo di falsi titoli del Tesoro Usa. E l’accusa di riciclaggio? Beh, quella faceva riferimento al ricevimento di «un cospicuo quantitativo di "International Bill of Exchange" (Boe) per svariati milioni di dollari e - si legge - di provenienza illecita in quanto contraffatti».