rassegna stampa roma

Falcao: «Viene Ancelotti?»

(Il Romanista – R.Smitt) – «Se sto studiando per allenare la Roma? Ho sentito che sarà Ancelotti…». E poi Paulo Roberto Falcao ha sorriso. E quando Paulo Roberto Falcao sorride lo vedi anche dalla radio (in questo caso a Radio...

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(Il Romanista - R.Smitt) - «Se sto studiando per allenare la Roma? Ho sentito che sarà Ancelotti...». E poi Paulo Roberto Falcao ha sorriso. E quando Paulo Roberto Falcao sorride lo vedi anche dalla radio (in questo caso a Radio Radio) lasciandoti però appeso alla domanda: è una battuta o la verità?

Perché Falcao non è mai banale e, soprattutto, perché Falcao le cose le sa. Da sempre. Di sicuro non sarà lui a guidare la squadra che portò alla gloria, anche se proprio da poco è tornato a fare quello che faceva in campo: allenare: «Ho fatto un contratto fino al 2012 e penso all’Internacional di Porto Alegre. Questo è un momento delicato per la Roma e spero la Roma si organizzi in fretta perché gli altri lo stanno facendo. Il mio ritorno all’Internacional? Non potevo morire senza fare questa cosa che so di poter fare». Non può morire e basta. Lo chiamano mister e dice che «sì la cosa mi fa impressione». È tornato a fare già quello che faceva in campo e ha subito vinto il campionato gauchobattendo i rivalissimi del Gremio di Renato Portaluppi (giocatore immenso che ha il peccato di non averlo fatto in Italia): «Sì, è un campionato molto duro. Domenica scorsa era molto difficile, dovevamo rimontare due gol, ma ce l’abbiamo fatta». L’Internacional (solo Inter suona male) di Falcao ha vinto ai rigori. E allora visto che poi c’erano in radio anche Roberto Bomber Pruzzo e Aldo alè Aldo Maldera si è parlato di quella cosa, di quella partita, di quella notte, di quella disgrazia dell’umanità capitata contro il Liverpool il 30 maggio di un’eternità fa. Una storia che sanno tutti, ma che nessuno si stanca di riraccontare sperando un giorno di cambiare il finale: «Il rigore non tirato? Non sono mai stato un rigorista. Se fosse stato necessario avrei tirato per ultimo, ma non ero in condizione fisica». E poi un altro rimpianto. Da un sapore diversamente amaro. «Il gol annullato a Turone contro la Juve - ha detto il Divino -. La Roma quell’anno - era il 10 maggio 1981, ndr - meritava lo scudetto, ma non aveva la forza politica. Noi giocavamo contro tutti, abbiamo costruito la squadra della Roma ed è diventata più simpatica. Oggi nessuno annullerebbe una situazione come quella». Forse. Poi una domanda che sa di blasfemia,bcioè se Pastore, specie se dovesse venire alla Roma, potrebbe diventare il nuovo Falcao? «Questi paragoni sono delicati... ». Divino e basta. I suoi consigli semmai sono altri semmai: «In Brasile il giocatore più interessante è Neymar ». E il tecnico più interessante è Paulo Roberto Falcao che un giorno in radio o in televisione o dallo spazio annuncerà un altro ritorno dicendo che no, «non potevo morire senza fare questa cosa che so di poter fare»