(Il Romanista - P.Moure) - «Roma fammi il regalo». Il derby nel giorno del tuo compleanno è una cosa straordinaria. Quante volte può capitare nel corso della vita? Una, due, al massimo tre volte.
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Falcao: «Roma, fammi un bel regalo»
(Il Romanista – P.Moure) – «Roma fammi il regalo». Il derby nel giorno del tuo compleanno è una cosa straordinaria. Quante volte può capitare nel corso della vita? Una, due, al massimo tre volte.
E se lo vinci diventa un compleanno memorabile. Come per quelli che sono nati il 17 dicembre e che, insieme alla torta con le candeline, hanno visto Paolo Negro mettere nella sua porta un pezzetto del terzo scudetto romanista. Ma può capitare anche che lo perdi. Il rischio c’è, va quantomeno considerato. E allora l’attesa di quel giorno diventa ancora più snervante di quanto lo sia di solito, di quanto lo sia un qualsiasi Roma-Lazio.
Ecco, adesso provate a immaginare come può essere l’attesa da parte di chi non è un semplice tifoso, ma che per quella maglia ha giocato e vinto. Di più, di quella maglia è un simbolo senza tempo. Perché domani, il 16 ottobre, Paolo Roberto Falcao compie 58 anni. E sta dall’altra parte dell’Oceano nella sua Porto Alegre, ma è già in clima partita: «Farò di tutto per vedere la Roma domenica. Il derby e sempre bello da vedere. Peccato che io non ne ho potuti giocare molti. Perché la Lazio in quel periodo viaggiava in zona B». Vero, il divino dovette aspettare più di tre anni per trovarsi di fronte i biancocelesti. E lì accolse come si deve, con lo scudetto sul petto, una curva meravigliosa (era la partita del “Ti amo”), e un gol dopo 3 minuti (quello di Nela sotto la Nord). Insomma quella sua prima stracittadina fu un vero trionfo. Come spera che lo sia anche questo primo derby nel suo compleanno: «Se la Roma vincesse, sarebbe per me un grande regalo. Forza Roma, con il cuore sarò presente all’Olimpico domenica». Stavolta Falcao non se lo può proprio perdere. Non può fare il bis dello scorso anno, quando la tv satellitare che trasmetteva la partita in Brasile perse il segnale e addio alla doppietta di Totti.
Fu costretto a farsela raccontare e a gioire in differita per le prodezze del Capitano del quale ha una stima immensa. Stavolta Francesco non potrà far urlare “The King of Rome is not dead”. Niente Re, dunque, e Falcao, l’ottavo Re di Roma se ne dispiace: «Credo che la Roma risentirà dell’assenza del Capitano. Perché Totti e un romano cresciuto nella Roma e contro la Lazio gioca con ancora più attenzione e rabbia. Totti, oltre ad essere un grande, trasmette tranquillità ai più giovani. E’ davvero un peccato che non possa essere della partita. E posso anche comprendere la sua amarezza per questo. Perché mi ricordo perfettamente come mi sentivo io quando non potevo giocare il derby di Porto Alegre contro il Gremio». Niente Totti, dunque, e sarà un’assenza grave. Ma questa Roma ha molte altre carte da giocare. Una Roma che a Falcao comincia a piacere parecchio: «Ho visto una parte della gara con l’Atalanta. E mi è piacuta. A Luis Enrique piace fare il tipo di calcio che piace a me. Un calcio offensivo. Penso che ci vorrà del tempo per capirlo, perché in Italia prediligono un calcio più defensivo. Ci vorrà pazienza, ma poggiando sulla certezza che quest’anno la Roma ha costruito una squadra di giocatori importanti e giovani. E i più anziani aiuteranno molto la crescita di quelli con meno esperienza».
In questo periodo Falcao si è preso una pausa dopo aver lasciato l’Internacional. Aspetterà ancora un po’, poi tornerà in panchina. Perché come dice lui: «E’ vero, faccio 58 anni, ma ancora mi sento giovane e in grado di allenare per trasmettere la mia esperienza di tanti anni di calcio ai piu giovani». L’esperienza di uno che ha vinto praticamente tutto, compreso il primo derby giocato a Roma. Allora si fece un bel regalo e lo fece a tutti i tifosi. Stavolta la Roma lo può fare a lui.
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