rassegna stampa roma

Erik, un mondiale da leader: tre gol e tante botte dagli avversari

(Corriere dello Sport –R.Zanni) – In nemmeno due mesi Erik Lamela ha visto che anche nel calcio c’è po­sto per le lacrime: quelle per la retro­cessione con il River e ora per l’elimi­nazione dai Mondiali Under 20.

Redazione

(Corriere dello Sport –R.Zanni) – In nemmeno due mesi Erik Lamela ha visto che anche nel calcio c'è po­sto per le lacrime: quelle per la retro­cessione con il River e ora per l'elimi­nazione dai Mondiali Under 20.

Un ko dolorosissimo, in vantaggio 3-1 ai rigori nessuno avrebbe pensato che l'Argentina sarebbe stata capace di gettare al vento il pass alla semifina­le. Invece è successo anche questo, rimonta del Portogallo (5-4 finale) e la Seleccion a casa. Unica consolazio­ne per la Roma: potrà avere il suo nuovo acquisto un po' prima rispetto al previsto. Anche se acciaccato. INFORTUNIO - La partita contro i porto­ghesi di sabato sera Lamela l'ha gio­cata infatti con una speciale protezio­ne alla caviglia sinistra. Si è visto che le sue condizioni non erano ottimali, ma nonostante tutto da lui sono nate le occasioni più limpide per l'Argen­tina. Una punizione al 19' del primo tempo, appena sopra la traversa, poi al 27' un saggio delle sue incredibili potenzialità: palla al piede, attornia­to da quattro avversari è entrato in area e solo all'ultimo momento i di­fensori del Portogallo sono riusciti a mettere la palla in angolo. NON SBAGLIA - Nonostante il problema alla caviglia che si era portato dietro da Buenos Aires, accentuato poi dai calci avversari, Lamela in questi mondiali è stato l'uomo di punta del­l'Argentina, tre gol, in quattro parti­te (due dal dischetto), capocannonie­re della squadra, con l'aggiunta del rigore segnato nella serie con il Por­togallo. Il ct Perazzo ha mandato il romanista per primo e Lamela non ha sbagliato, una freddezza che non è stata nemmeno scalfita dall'infortu­nio alla caviglia che però ha influito sul suo rendimento contro i porto­ghesi. Un buon primo tempo, un av­vio di ripresa con un'altra pericolo­sissima punizione da fuori area, an­cora appena sopra la traversa, poi un calo che si è accentuato nei supple­mentari e che gli ha impedito di svol­gere il suo solito gioco, trequartista capace di smarcare i compagni, ma anche di diventare una minaccia per la porta avversaria. BRASILE 2014 - «Ci sono almeno quat­tro o cinque giocatori che hanno un posto assicurato nella nazionale maggiore, che lotteranno per andare ai mondiali del 2014 in Brasile » ave­va detto Perazzo, il ct dell'under 20, alla vigilia del match con il Portogal­lo e tra questi, anzi al primo posto, c'è proprio Erik Lamela che nelle Selec­cion dei grandi ci ha già debuttato con Batista in panchina e sicuramen­te ora, con il nuovo ct Sabella (nei prossimi giorni sarà in Italia), verrà nuovamente seguito. RIGORI MALEDETTI - I Mondiali Under 20 quest'anno sono stata però solo l'ultima di una incredibile serie di de­lusioni per l'Argentina, eliminata in Coppa America nei quarti dall’Uru­guay per un errore dal dischetto di Tevez. Ma prima c'erano riusciti an­che i più giovani, l'under 17, ai mon­diali del Messico, contro l'Inghilterra negli ottavi di finale. L'unica consola­zione, ma per la Roma, e che Lamela i rigori non li sbaglia.