(Corriere dello Sport-R.Loria) Probabilmente, a guardarsi indietro, la stagione 2005/06 da un tifoso romanista non è ricordata come quella dei rimpianti o delle recriminazioni.
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Era il primo anno di Spalletti: arrivò il record di 11 vittorie
(Corriere dello Sport-R.Loria) Probabilmente, a guardarsi indietro, la stagione 2005/06 da un tifoso romanista non è ricordata come quella dei rimpianti o delle recriminazioni.
Almeno fino a ieri pomeriggio. Almeno fino alla relazione del procuratore federale Stefano Palazzi. Ora ai campionati 2007/08 e 2009/10, quelli in cui la Roma ha sfiorato il titolo tra le recriminazioni, si aggiunge anche il campionato stravolto nelle sue gerarchie dalle sentenze di Calciopoli. Un torneo ricordato in casa Roma soprattutto come il primo dell'era Spalletti, quindi come un campionato di rinascita. Quell'anno la Roma chiuse al quinto posto, ma conquistò seconda piazza e Champions League proprio grazie alle sentenze di Calciopoli. RICOSTRUZIONE - Fu una Roma ricostruita nello spirito e nelle gambe dall'arrivo dell'allenatore toscano che in quella stagione seppe fare del suo meglio nonostante il blocco del mercato imposto dalla Fifa per il caso Mexes. Proprio il francese fu uno dei tanti giocatori restituiti in pieno alla causa giallorossa dalla cura Spalletti. DIFFICOLTA' - La Roma di Spalletti non partì subito con il piede sull'acceleratore. Nelle prime otto giornate di campionato arrivarono tre sconfitte. L'eredità pesante della stagione precedente e una squadra che faticava ad assimilare i dettami del nuovo tecnico, non consentirono alla Roma di proporre lo sprint iniziale. Che qualcosa stava cambiando lo si capì alla nona giornata quando la Roma infranse a distanza di 11 anni il tabù S. Siro, andando a vincere per 3-2 a Milano contro l'Inter. RECORD - Fu una vittoria che regalò entusiasmo e convinzione a cui si aggiunse, a tranquillizzare l'ambiente, la cessione di Cassano al Real Madrid. Il meglio però doveva ancora venire e arrivò tra la terz'ultima giornata del girone di andata e l'ottava di quello di ritorno: 11 vittorie consecutive che infransero il precedente record di successi di fila nel campionato italiano. Una cavalcata culminata (ciliegina sulla torta) nel derby contro la Lazio. A interrompere la serie ci pensò l'Inter, ma soprattutto a interrompere la rincorsa della Roma ci aveva pensato una settimana prima del derby, nella gara contro l'Empoli, il grave infortunio subito alla caviglia da Francesco Totti. Uno stop che privò Spalletti del suo faro offensivo. Chissà come sarebbe andata con il capitano in campo. Ma soprattutto chissà come sarebbe andata senza illeciti sportivi.
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