(Il Romanista - V.Meta) - Giocare nello stadio in cui di solito vai da tifoso, con la maglia della tua squadra del cuore e davanti a quasi cinquantamila persone. Ne avrebbe avuti di motivi per festeggiare Valerio Verre, il diciassettenne che Luis Enrique ha buttato dentro a un quarto d’ora dalla fine della sfida contro lo Slovan, e
rassegna stampa roma
Emozione Verre, a diciassette anni all’Olimpico
(Il Romanista – V.Meta) – Giocare nello stadio in cui di solito vai da tifoso, con la maglia della tua squadra del cuore e davanti a quasi cinquantamila persone. Ne avrebbe avuti di motivi per festeggiare Valerio Verre, il...
invece la serata storta della sua Roma, sbattuta fuori dall’Europa nonostante settanta minuti di dominio, gli ha fatto chiudere in fretta le emozioni in un cassetto. Troppo romanista Verre, per concedersi una festa all’indomani di una giornata tanto amara per i giallorossi. Al fischio finale qualche giocatore ha accennato un applauso verso gli spalti, lui no. Ha preferito tirarsi la maglia che ama sulla sua faccia pulita da ragazzo e imboccare la via degli spogliatoi: quelli come lui gli applausi se li prendono, ma dopo aver lasciato tutti a chiedersi da quale pianeta vengano, ché le loro giocate non sono cose da terrestri. Quando lo facevano giocare nel ruolo che Luis Enrique gli ha affidato all’Olimpico - punta centrale nel 4-3-3 -, Verre era per tutti "il Marziano". Aveva dodici anni, segnava montagne di gol ed era semplicemente il più forte di tutti: e infatti andava a giocare con quelli più grandi di lui Da allora il vizio di bruciare le tappe gli è rimasto. Capitano e leader dei ’94 nei Giovanissimi Nazionali, all’inizio del 2009 fa il doppio salto di categoria negli Allievi quando Stramaccioni lo aggrega ai ’93. Tempo un paio di mesi e lui si prende una maglia da titolare a centrocampo per non lasciarla più, vince Torneo di Arco e scudetto prima di approdare in Primavera, con cui conquista il secondo tricolore consecutivo sotto età, anche se appena due giorni dopo si ritrova a piangere di rabbia per la finale mancata con gli Allievi. La convocazione per Riscone gli arriva quando è in vacanza e lo costringe a saltare l’atteso concerto di Ligabue a Campo Volo, ma testimonia l’attenzione con cui Luis Enrique deve aver guardato i dvd della Primavera che si dice abbia chiesto all’indomani del suo arrivo a Trigoria. E allora ecco Verre allenarsi con De Rossi, punto di riferimento vero, al punto da farsi le foto accanto al suo armadietto a Coverciano. E pensare che per Valerio giovedì sera ci sarebbe potuto essere un altro esordio, quello con la maglia dell’Under 19: sia lui sia Caprari (al quale ha dato il cambio con lo Slovan) erano stati convocati per l’amichevole con la Russia, ma la Roma ha preferito trattenerli. Un Marziano in squadra fa sempre comodo
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