(Corriere dello Sport/Inforess – R. Loria) Per Bruno Conti è stata «la vittoria delle idee sui milioni » . Per Alberto De Rossi «la vittoria della nostra tecnica sulla loro potenza fisica » . Letture diverse e complementari di uno stesso risultato, la qualificazione (seconda in tre anni) alla finale della Coppa Italia Primavera
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Eliminata l'Inter, Primavera in finale. Conti: “La vittoria delle idee sui milioni”
(Corriere dello Sport/Inforess – R. Loria) Per Bruno Conti è stata «la vittoria delle idee sui milioni » . Per Alberto De Rossi «la vittoria della nostra tecnica sulla loro potenza fisica » . Letture diverse e complementari di uno...
dove la Roma si ritroverà di fronte la Fiorentina (andata il 16 marzo a Firenze, ritorno il 30 a Trigoria). Un traguardo raggiunto grazie al solido 0- 0 ottenuto ieri tra le mura del Fulvio Bernardini, dopo che lo champagne la Roma lo aveva stappato nella gara di andata di Milano vinta con pieno merito per 2-1. Una squadra, quella di Alberto De Rossi, brava a tenere botta nel primo tempo, quando l’Inter ha profuso lo sforzo maggiore per cercare di compiere la rimonta e ancora più brava a rimanere con i nervi saldi nella ripresa quando la frustrazione dell’Inter ha cercato di mettere la gara sui binari dell’agonismo. De Rossi, che alla vigilia si era visto concedere da Ranieri la fantasia di Stefano Pettinari, rinuncia in partenza a Caprari preferendogli la corsa di Dieme. Nell’Inter c’è la sorpresa di Felice Natalino in panchina, al quale viene preferito l’ex laziale Faraoni. Come da copione è subito l’Inter a fare la partita e al 18’ arriva il primo brivido vero, con Crisetig che lancia dalle retrovie Dell’Agnello. Il centravanti si invola verso Pigliacelli, ma è provvidenziale la scivolata di Antei a respingere il tiro del nerazzurro. Dopo sei minuti però è la Roma a reclamare il calcio di rigore per un fallo di mano in area di Kysela su cross di Dieme. L’arbitro lascia proseguire e allora c’è il tempo di assistere a un’azione in velocità di Crisetig sulla sinistra che mette il pallone sul secondo palo per Knassmullner che si vede respingere la conclusione da Dell’Agnello. Nella ripresa la spinta dell’Inter dura venti minuti. Poi Pea lascia spazio al nervosismo di Tallo e allo scoramento generale. Così è la Roma a sfiorare il vantaggio prima con Montini (destro sul quale si supera Bardi) e con Florenzi (ancora un super Bardi a respingere la conclusione di testa). Ma è inutile chiedere troppo. Per la finale di coppa può bastare anche lo 0-0.
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