(La Gazzetta dello Sport - F.Oddi) - L'ultima gara ufficiale, prima dell'esordio di giovedì all'Olimpico, il 17enne Valerio Verre l'aveva giocata al campo sportivo di un paesino di 1700 abitanti, utilizzo principale nel corso dell'anno, la sagra del ciaffagnone, e vai a capire che cos'è.
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Ecco Verre l'esordiente. È già futuro
(La Gazzetta dello Sport – F.Oddi) – L’ultima gara ufficiale, prima dell’esordio di giovedì all’Olimpico, il 17enne Valerio Verre l’aveva giocata al campo sportivo di un paesino di 1700 abitanti, utilizzo...
Quel giorno, a San Casciano dei Bagni, tra i boschi del senese, si giocava un Roma-Milan che valeva la finale del campionato Allievi. Verre, che due giorni prima aveva vinto lo scudetto Primavera, uscì in lacrime: Roma (che aveva chiuso in 9) eliminata, con un giocatore che scese dalla tribuna per aggredire l'arbitro, senza essere identificato. In questi casi, paga il capitano della squadra: «Ti faccio squalificare per un anno», poi saltò fuori il colpevole, tale Davide Paruzza, prese 5 giornate, e Verre ne uscì pulito, pronto per andare in ritiro coi grandi. Nelle amichevoli ha giocato più di Totti, nello stesso ruolo, centravanti arretrato, lui che nasce col numero 8, centrale di centrocampo, al limite interno, proprio il ruolo in cui la Roma è più scoperta. Il giorno delle sberle di Valencia era stato l'unica nota positiva, a Bratislava era rimasto in albergo con la febbre, rischiava di giocare già allora. Ieri doveva esordire sotto età in under 19, nell'amichevole con la Russia decisa da un altro romanista, Piscitella, Luis Enrique non lo ha mandato, serviva a lui. Senza aggiungere che gli serviva per spostare Totti all'ala destra.
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