rassegna stampa roma

Ecco Luis Enrique: «Sono un vincente come la Roma»

(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – «Noi» , non «io» . È quando Luis Enrique utilizza la prima persona plurale che questa città indignata e abbattuta ha finalmente una scossa. «Cercherò di lavorare con i migliori giocatori...

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(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - «Noi» , non «io» . È quando Luis Enrique utilizza la prima persona plurale che questa città indignata e abbattuta ha finalmente una scossa. «Cercherò di lavorare con i migliori giocatori — annuncia a Sky Sport —: quelli che troverò a Roma e quelli che riusciremo a portare da Barcellona» .

Bastano poche parole, le prime da romanista, perché la tifoseria si senta di nuovo coinvolta, dentro un progetto che lo stesso Luis Enrique garantisce sarà «vincente» . Ora lo riconoscono «Proprio come me— dice con un pizzico di presunzione —: sono un tecnico ambizioso, vincente. Per questo sono entusiasta di sposare il progetto della Roma» . Dopo le titubanze degli ultimi giorni, l’atteggiamento di chi se la tirava, i tormenti morettiani («Vengo, non vengo?» ), finalmente parole in cui Walter Sabatini e Franco Baldini riconoscono il Luis Enrique che un paio di mesi fa li conquistò al primo appuntamento, facendogli esclamare: «Questo è l’uomo che fa per noi» .

Eccolo Luis Enrique, un fenomeno ancora in potenza, solo all’inizio del cammino, Ieri pomeriggio la firma, avrà quattro collaboratori: De la Peña, Moreno, Llorente, Cabañellas. «Un grande progetto» ma ha chiarissima la strada davanti a sé. «Presto sarò, saremo grandi» , giura. La filosofia di vita l’ha mutuata dal Paulo Coelho de Il cammino di Santiago («Non è importante la destinazione, ma il viaggio» ), quella di gioco l’ha studiata sui banchi del Barça. «Punterò su un calcio offensivo e spettacolare — garantisce—: voglio far divertire la gente. In Italia ancora non mi conoscono, ma cancellerò tutti i dubbi, tra un anno parleranno i fatti per me» . Il vero staff E per la Roma, sperano qui, dove, abbandonata ogni depressione, nuovamente eccitati, lo aspettano a braccia aperte, pronti ad accoglierlo a Fiumicino. È atteso da un momento all’altro, forse addirittura stasera. Di sicuro, domani mattina farà un primo sopralluogo a Trigoria con Sabatini, che gli preparerà il campo oggi, e poi ripartirà. La presentazione la farà a luglio, con DiBenedetto. Il fax con le firme è arrivato ieri pomeriggio, la sua e quella dei quattro collaboratori: Ivan de la Peña, su cui anche Sabatini e Baldini puntano molto, che gli farà da secondo; Robert Moreno, assistente di campo; Rafael Pol Cabañellas, giovanissimo preparatore atletico; Toñin Llorente, altro assistente con mansioni più da mental coach.

Il primo desiderio Luis Enrique entusiasma già la piazza e se verrà con Bojan Krkic il gradimento salirà: 20 anni, serbo naturalizzato spagnolo, stellina della cantera blaugrana, fenomeno del primo Barcellona di Guardiola, poi rimasto un po’ oscurato da Messi (solo 7 gare da titolare nell’ultima stagione). È il primo nome fatto da Luis Enrique a Walter Sabatini e il direttore sportivo sarebbe proprio sul punto di accontentarlo. Vorrebbe pure vederlo lavorare con Daniele De Rossi: anzi, Sabatini è convinto che il ragazzo tornerà presto sui livelli di due anni fa. Martedì sera ha avuto un primo incontro con Sergio Berti. La trattativa per il rinnovo è solo all’inizio, intanto dall’Inghilterra l’interesse del Manchester City diventa pressing. «A De Rossi farebbe bene andare a giocare lontano da Roma» , fa sapere Roberto Mancini. Sul taccuino di Sabatini oggi c’è anche un incontro per Vucinic e un nuovo portiere: Doni è sempre più vicino al Liverpool, ma interessa pure al Bolton, il suo erede sarà un giovane nazionale straniero. Anche lui in linea con il progetto.