rassegna stampa roma

Ecco Lamela, tornato per restare

(Il Romanista – D.Giannini) – Un mese fa si era presentato con una camicia grigia, stavolta con una maglia di cotone a righe orizzontali viola. Ma quello che conta è che Erik Lamela è tornato nella Capitale, stavolta per restarci.

Redazione

(Il Romanista - D.Giannini) - Un mese fa si era presentato con una camicia grigia, stavolta con una maglia di cotone a righe orizzontali viola. Ma quello che conta è che Erik Lamela è tornato nella Capitale, stavolta per restarci.

Il "Coco", così è soprannominato in Argentina, è sbarcato attorno alle 18 a Fiumicino con un volo proveniente da Buenos Aires dove era andato a vedere l’esordio del suo River Plate nella Primera B (la loro Serie cadetta). La sua presenza al Monumental ha anche un significato simbolico. Un saluto, quello alla squadra nella quale ha militato fino a poche settimane fa, che per Erik è stato come voltare pagina. Ora comincia un nuovo capitolo della sua ancora giovane carriera. A Roma dovrà mettere da parte l’etichetta di grande promessa del calcio argentino per trasformarsi in stella di quello europeo. E le premesse ci sono tutte. Perché Erik pare avere la testa sulle spalle. Lo si capisce dal fatto che ha chiesto consiglio a uno come Burdisso su come muoversi e comportarsi a Roma e dal fatto che ha chiesto di non fare vacanze per gettarsi subito nell’avventura giallorossa. A Trigoria avrebbero preferito che si riposasse un po’, che ricaricasse le pile dopo una stagione per lui interminabile e dispendiosa sia dal punto di vista fisico, sia da quello mentale. In fin dei conti Lamela non ha mai staccato la spina. Dopo il finale drammatico del "clausura", con la prima storica retrocessione del River, è volato in Colombia per il Mondiale Under 20 per provare a trascinare la sua squadra ad un successo che cancellasse l’amarezza per il ko della Seleccionnella Copa America giocata in casa. La sua parte Erik l’ha fatta abbondantemente, segnando il gol della vittoria nell’esordio contro il Messico e una doppietta nell’ottavo contro l’Egitto. E pure il primo rigore nella sfida dei quarti con il Portogallo. Magari avrebbe potuto fare anche di più se non ci si fosse messo un problema alla caviglia a condizionarne le prestazioni. Lui, generosamente, ha stretto i denti e giocato sul dolore. Ed è per questo che, alla fine, non ha fatto le vacanze ed è arrivato subito a Roma. Perché a Trigoria vogliono capire quali siano esattamente le condizioni del giocatore e quale è l’entità dell’infortunio. Oggi dunque, mentre la Roma di ritorno da Bratislava osserverà un giorno di riposo, il 19enne nato a Buenos Aires sarà al Gemelli per una serie di controlli. Domani potrebbe prendere contatto con i nuovi compagni di squadra e si comincerà a capire da quando Luis Enrique potrà contare su di lui. Lamela scalpita, vorrebbe subito far vedere quanto vale, ma il suo entusiasmo dovrà essere tenuto a freno per fare in modo che si riprenda del tutto per poi non fermarsi più. Le attese attorno a lui sono enormi, e l’entusiasmo con cui lo hanno accolto i tifosi ieri a Fiumicino ne è la conferma. Lui, con indosso un paio di jeans e con l’abituale gel tra i capelli, ha sorriso a tutti e ha educatamente detto di non poter rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Avrà tempo per farlo. Nel frattempo i tifosi, che sperano che diventi una stella di prima grandezza, possono affidarsi al fatto che Erik è arrivato in un giorno straordinario. Quello dell’inizio dell’era DiBenedetto, nonché della prima ufficiale della nuova Roma. Significherà qualcosa?