(La Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) «È inutile nascondercelo, adesso è tutto molto più difficile» . L’onestà di Montella, subito dopo la brutta sconfitta di domenica con il Palermo, era rivolta alla zona Champions.
rassegna stampa roma
Ecco la Coppa. Roma troppo distratta e Montella cambia
(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) «È inutile nascondercelo, adesso è tutto molto più difficile» . L’onestà di Montella, subito dopo la brutta sconfitta di domenica con il Palermo, era rivolta alla zona Champions.
Con la vittorie di Lazio e Udinese, quel molto diventa moltissimo (anche se il calendario giallorosso è meno duro di quello biancoceleste). Ed allora meglio buttarsi e anima e corpo nella sfida di sempre, quella con l’Inter, quella che negli ultimi cinque anni ha dipinto tutte le fantasie romaniste. Del resto, c’è una finale di Coppa Italia da portare a casa, per provare garantirsi comunque un posto in Europa e, perché no, regalare subito un trofeo a (zio) Tom DiBenedetto.
DAY AFTER - La sconfitta con il Palermo brucia ancora, perché ha tolto quasi di mezzo un obiettivo (la Champions) in cui i giallorossi speravano ancora. E, con esso, anche una ventina di milioni di euro (tra incassi, premi e diritti televisivi) per la Roma che sarà. Ecco anche perché la società ha provato a capire, tenendo a rapporto i giocatori. E le risposte ricevute non hanno convinto. Almeno alcune. «Quello che è successo in settimana non ci ha aiutato» , è il succo. Tante distrazioni, insomma, troppe. Qualcuno attaccato fino a tarda notte a tv ed internet per capire e conoscere il futuro, magari anche suo. Sarà, ma per non basta per giustificare una sconfitta orribile.
RIENTRI - Quel che c’è di certo è che Vincenzo Montella domani cambierà tanto, un po’ per scelte tecniche, un po’ per necessità. Ha la fortuna, rispetto a domenica, di recuperare Juan al centro della difesa e nella situazione attuale, è già tanta roba, soprattutto considerando come la retroguardia giallorossa è andata in tilt a campo aperto contro il Palermo, quando si è perso equilibrio e distanze per provare a portare a casa la vittoria. Il brasiliano sarà al fianco di Burdisso, il che dà sicuramente più affidamento di un accoppiamento con Loria. A rischio anche gli esterni (Rosi e Vucinic), oltre ad un Menez che, ancora una volta, ha più deluso che convinto. Ed ecco perché Montella può riproporre al centro del tridente di centrocampo Perrotta, che ha un bel feeling con l’Inter in Coppa Italia, visti i gol segnati nella doppia finale del 2007 e in quella unica del 2008. Davanti, invece, stavolta niente Totti (squalificato per il calcio a Balotelli), toccherà a Borriello. «Gli preferisco Totti, ma Marco è una grande giocatore» , ha provato a caricarlo Montella. Per andare avanti, ora si aggrappa a lui.
SFIDA - Ad inizio stagione si era detto: una cosa è certa, la finale di Coppa Italia non sarà Roma-Inter. Già, perché 5 delle ultime sei edizioni si sono chiuse proprio così (con tre successi nerazzurri), l’ultima delle quali lo scorso anno, proprio all’Olimpico di Roma: gol decisivo di Diego Milito e calcione finale di Totti a Balotelli. Un epilogo brutto, un motivo in più per cancellare quell’amarezza. Ed andare ad inseguire la decima coccarda, quella della possibile stella d’argento. C’è da salvare una stagione, chissà che la coppa Italia non aiuti a dimenticare anche tutto il resto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA