rassegna stampa roma

Ecco Gago: «Che opportunità»

(Il Romanista – C.Zucchelli) Venticinque anni, ottimi piedi e tanta voglia di dimostrare che i problemi fisici che gli hanno impedito di esplodere nel Real Madrid sono ormai alle spalle: Fernando Gago, argentino con passaporto italiano, è...

Redazione

(Il Romanista - C.Zucchelli) Venticinque anni, ottimi piedi e tanta voglia di dimostrare che i problemi fisici che gli hanno impedito di esplodere nel Real Madrid sono ormai alle spalle: Fernando Gago, argentino con passaporto italiano, è un giocatore della Roma.

«Ed io – sono state le sue prime parole da romanista pronunciate a Milano subito dopo la firma sul contratto – sono davvero felice di questa opportunità». Gago guadagnerà oltre due milioni a stagione per i prossimi 4 anni.

E’ lui, insieme a Pjanic, il rinforzo per il centrocampo della Roma. Un giocatore fortemente voluto da Franco Baldini, che già lo portò al Real Madrid nel 2007 strappandolo al Boca Juniors, e che ha insistito personalmente con la dirigenza spagnola per agevolare il suo trasferimento, in prestito con diritto di riscatto fissato a sei milioni, a Trigoria. Gago, il cui passaggio alla Roma ha avuto una vasta eco in Argentina fin dai giorni scorsi, va a raggiungere i connazionali Burdisso, Heinze e Lamela e si trasferirà a Roma con la moglie Gisela Dulko, tennista, grande amica e compagna di doppio di Flavia Pennetta. Dietro al trasferimento di Gago, oltre alla regia di Baldini, c’è anche quella di Ernesto Bronzetti.

Ieri mattina è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport smentendo gli attriti col futuro dg della Roma e rivelando, con qualche ora di anticipo, che la trattativa sarebbe con ogni probabilità andata a buon fine. Il Palermo di Zamparini ha provato ad inserirsi fino all’ultimo ma ad essere decisiva è stata la volontà del giocatore, che non ha voluto in alcun modo trasferirsi in Sicilia e tantomeno in Inghilterra, convinto di poter dimostrare il suo valore a Roma. E alla Roma.

A 25 anni si è rimesso in gioco, consapevole che, arrivando in prestito, dovrà dare il massimo per convincere la società ad acquistarlo a titolo definitivo tra dodici mesi. E consapevole, tra l’altro, che se dovesse tornare in Spagna né lui né il Real Madrid usufruirebbero più dei vantaggi legati alla tassazione in quella che viene conosciuta come la “legge Beckham”. Dettagli, per adesso. Perché Gago, in prima persona, ha deciso di scommettere su se stesso, riducendosi l’ingaggio (al Real prendeva oltre 3 milioni) e accettando un trasferimento a titolo temporaneo. Chi gli è vicino assicura che i suoi problemi fisici sono risolti e, a dimostrazione di questo, c’è il fatto che la Roma già da settimane aveva preso informazioni su tutti i suoi infortuni e sulla sua cartella clinica.

Gago, che oggi sosterrà la visite mediche al Gemelli, è pronto per scendere in campo fin da subito e l’esperienza non gli manca di certo: in carriera ha vinto 2 campionati argentini, 2 campionati spagnoli, una coppa di Spagna e una supercoppa di Spagna. Con la nazionale ha vinto un Mondiale Under 20 e anche l’oro olimpico a Pechino nel 2008 insieme a gente come Aguero, Di Maria, Lavezzi, Messi e Mascherano. Non proprio i primi arrivati, giocatori di enorme valore con cui Gago si intendeva a meraviglia tanto che per lui c’era chi pronosticava una carriera di primissimo piano, tra i centrocampisti più forti a livello mondiale. Gli infortuni e lo scarso feeling col Real Madrid (e con Mourinho in particolare, tanto che l’allenatore portoghese l’ha pubblicamente scaricato qualche giorno fa in conferenza stampa) ne hanno frenato l’ascesa, a Roma spera di ripartire da zero. Le premesse ci sono tutte. Adesso, come gli ha detto anche Baldini quando per la prima volta gli ha paventato la possibilità di un trasferimento a Roma, sta a lui.