(Gazzetta dello Sport - F.Velluzzi) - Finora Roma era stata una toccata e fuga: «Ci sono rimasto quattro ore. Ma ho fatto in tempo a vedere il Colosseo». Ora Fabio Borini dovrà vivere nella Capitale:«Per il momento a Trigoria. Ma ho la sensazione di aver trovato casa, perlomeno di essere sulla strada giusta».
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Ecco Borini: «In punta di piedi. Ma non resterò in un angolo…»
(Gazzetta dello Sport – F.Velluzzi) – Finora Roma era stata una toccata e fuga: «Ci sono rimasto quattro ore. Ma ho fatto in tempo a vedere il Colosseo». Ora Fabio Borini dovrà vivere nella Capitale: «Per il momento a Trigoria. Ma...
Il day after del nuovo attaccante giallorosso (a segno con l’Ungheria), spostato nel rush finale del mercato da Parma, è carico di felicità: «Meglio di così la prima partita importante con l’Under 21 non poteva andare. Non solo per il gol che ho segnato, ma anche per l’ottima intesa con Gabbiadini. Spero di continuare così». Roma Se lo augura anche la Roma che lo ha preso all’ultimo: «Il direttore del Parma Leonardi mi ha comunicato che sarei andato alla Roma. E sono felice di questa opportunità». Della nuova società non ha sentito nessuno fino a ieri pomeriggio. Perché all’arrivo a Fiumicino ha trovato il team manager Tempestilli. Probabilmente l’ottimo impatto con l’Under ha messo in moto il meccanismo e anche a Trigoria hanno capito che questo ventenne, che da piccolo era juventino e tifoso di Del Piero, è uno che si farà. «Luis Enrique? Mai sentito, finora non mi hanno mai chiamato. Ma sono fiducioso perché almeno la Roma gioca con tre attaccanti, a Parma ne gioca uno solo. Dovrò entrare in spogliatoio in punta di piedi, ma senza nemmeno rintanarmi in un angolo. Non conviene. Io, a furia di cambiare, le regole le ho capite. Bisognastare attenti, capire e non voler strafare. Io ho tanta voglia di Roma, so che Totti è Totti. Gli altri li conosco poco, a parte Bojan che ho visto con le nazionali e Okaka che ho avuto nell’Under».
Roma gli mette un desiderio immediato: «l’amatriciana. Mi piace tantissimo». Londra Ma non sarà facile dimenticare Londra: «Un po’ mi mancherà, ho passato 4 anni in Inghilterra. Quel calcio ha fascino. Pensate che non vedevo il campionato italiano perché Sky non l’avevo, lì non si può avere Sky Italia». Sarà meno difficile abituarsi alla guida italiana: «Quello sì, dalla guida a destra a quella a sinistra si cambia senza problemi». Anche se l’unica cosa su cui Borini non ammette intrusioni è la vita privata. Che macchina ha? «Sono cose private». Ah, però. Privatissime. Tattica Sul suo ruolo in campo nessun dubbio: Borini è un attaccante che può giocare anche esterno: «destra o sinistra non fa differenza. So adattarmi perfettamente. Io calcio col destro, ma posso fare tutto. L’importante è mettersi a lavorare e impegnarsi. So di essere arrivato in un club importante». Dove spera di debuttare subito, magari già col Cagliari: «Sarebbe bello. Mi sento al 100%, fiato e gambe ci sono. Faccio molto movimento, non mollo mai. Totti? Sembra strano vederlo e stringergli la mano. È un grande. La Roma? non saprei dove collocarla, ma vuole sempre vincere. Luis Enrique so che pretende tanto, il gioco sarà divertente. Spero che la Roma sia nel mio futuro e un giorno vorrei vincere il Mondiale». Capito il tipo?
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