rassegna stampa roma

E quando esce Totti entra…Pizarro

(Corriere dello Sport – R.Maida) “La mia Roma giocherà sempre con tre attaccanti” . La frase, un’affascinan­te sfida ai luoghi comuni, era stata pro­nunciata alla vigilia di Inter-Roma, quan­do tutto sembrava impossibile.

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Maida) "La mia Roma giocherà sempre con tre attaccanti" . La frase, un’affascinan­te sfida ai luoghi comuni, era stata pro­nunciata alla vigilia di Inter-Roma, quan­do tutto sembrava impossibile.

Invece, nel secondo tempo della partita con l’Ata­lanta, sul risultato di 2-1, Luis Enrique ha contraddetto l’assioma. Quando Totti ha chiesto il cambio per l’infortunio musco­lare, ha fatto entrare Pizarro avanzando Pjanic sulla trequarti. Una sostituzione conservativa che ha modificato immedia­tamente la fisionomia e l’equilibrio della squadra, impedendo all’Atalanta di gua­dagnare metri. Dall’entrata di Pizarro, che a centrocampo ha gestito con intelli­genza il pallone, la Roma non ha più tre­mato e anzi ha trovato con comodità il gol che ha chiuso i giochi grazie a un assist di Pjanic, trequartista per la prima volta. Non era mai successo che Luis Enrique rinunciasse a un attaccante, se si eccettua il ritorno di coppa contro lo Slovan quan­do inserì nel tridente il giovanissimo Ver­re ( che punta non è). In ogni caso, non aveva mai cambiato idea in campionato. Avrebbe potuto tenere tre attaccanti di ruolo anche in questo caso, visto che in panchina era rimasto Borriello. Gli sareb­be bastato arretrare Bojan sulla trequar­ti, come a Bratislava. Invece ha preferito inserire un centrocampista, senza tocca­re il 4-3-1-2 che ormai è uno schema assi­milato dalla squadra.

 

«Potrebbe ricapita­re - ha spiegato Luis Enrique -anche se io preferisco avere sempre in squadra il nu­mero più alto possibile di giocatori di qualità. Totti e Pjanic possono alternarsi ma anche giocare bene insieme». Dipen­derà dai momento delle partite e dal risul­tato che si profilerà di volta in volta. In ogni caso, quella dell’allenatore è un’apertura mentale (e tattica) che torne­rà utile alla Roma.