(Il Messaggero - CURVA SUD P.Liguori) Viva la Befana. Questa volta è stata generosa con i colori giallorossi, non possiamo lamentarci, come altre volte.
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E ora un altro successo, alla faccia dei “rosiconi”
(Il Messaggero – CURVA SUD P.Liguori) Viva la Befana. Questa volta è stata generosa con i colori giallorossi, non possiamo lamentarci, come altre volte.
Ma non si parli di furti, per carità. Da un anno la Roma merita più di tutti e raccoglie troppo poco. Abbiamo ancora negli occhi le scene di Brescia, per prendere sul serio quelli che pontificano di aiuti alla squadra di Ranieri. Ci è andata bene, punto e basta. A parte tutto, adoriamo i “rosiconi”, quelli che non si danno pace se la Roma vince, peggio se con un po’ di fortuna. Sono il sale del calcio parlato, ci fanno gustare il doppio la vittoria, specie se sofferta e avventurosa.
Ricordate Reja dopo il derby? L’allenatore della Lazio, bravissimo ma inesperto di stracittadine, prolungo’ gratuitamente il nostro godimento, con le sue esternazioni. Adesso i “rosiconi” rispuntano in massa. Le rivali di vertice sentono arrivare la Roma e i laziali temono di perdere il passo tenuto finora. Va bene cosi’, la Roma non è squadra da barzellette, anche con una proprietà precaria. Milan, Inter e Juventus possono testimoniare. Casomai possiamo rimpiangere quei due incredibili pareggi contro Bologna e Chievo, partendo da due reti di vantaggio. E abbiamo vinto troppo poco in trasferta.
Ecco, per chiudere bene il girone d’andata abbiamo bisogno di superare a pieni voti l’ostacolo di Genova. Alla faccia della scaramanzia, visto che proprio contro la Sampdoria l’anno scorso abbiamo buttato uno scudetto in pratica già vinto. Non si tratta di vendetta, ma di orgoglio e maturità. Da quello che si è capito finora, la lepre sarà il Milan, ma la Roma può essere la sfidante. A patto di superare le gare decisive. Anche se si gioca all’alba e le punte dovranno per forza gestire il turn overdose.
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