(Il Romanista - G.Dell'Artri) - Già lunedì, sicuramente in settimana, il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini - risolte le comproprietà e fatto il giro di mezza Europa nei giorni passati - volerà in Argentina.
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E ora si parte per l’Argentina!
(Il Romanista – G.Dell’Artri) – Già lunedì, sicuramente in settimana, il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini – risolte le comproprietà e fatto il giro di mezza Europa nei giorni passati – volerà in...
Il viaggio dell’uomo di mercato giallorosso ha una serie di perché. Sabatini era già stato in Sudamerica in tempi recenti chiudendo praticamente con Ricky Maravilla Alvarez un accordo per il trasferimento in giallorosso. L’accordo ancora è da considerarsi valido soprattutto in virtù dei buoni rapporti fra Sabatini e il cosiddetto entouragedel calciatore. Il problema non sono tanto le volontà del neo campione d’Argentina col Velez ma quelle del Velez stesso. La società biancazzurra - che già aveva fatto lievitare il prezzo del suo centrocampista offensivo - ha aperto una vera e propria asta sul suo ultimo pupillo. Sabatini lo sa, lo ha capito, ha fiutato il pericolo e già ieri ha riparlato con l’agente Simonian. Andrà direttamente in Argentina per vedere l’effetto che fa (ieri il suo ex presidente, Maurizio Zamparini, ha pure annunciato che «Alvarez ha firmato con l’Arsenal », ma non è vero). Anche per questo, ma non solo, già nella giornata di ieri Sabatini è tornato a lavorare su Erik Lamela, il giovanissimo fantasista del River Plate pure lui già bloccato nella precedente missione sudamericana. Se Alvarez si è - più o meno allontanato, Lamela si è avvicinato. La retrocessione quasi probabile del River (deve battere il Belgrano al Monumental almeno con due gol) abbasserebbe fisiologicamente il prezzo del piccolo nuovo fenomeno argentino. Adesso stiamo attorno ai 15- 17 milioni. Lamela è un giocatore che sicuramente piace alla Roma e a Sabatini, è un giocatore che piace anche a Luis Enrique e che potrebbe giocare nel suo 4-3-3, ma è un giocatore che potrebbe aprire anche il vero e proprio portone del mercato romanista: Javier Pastore. Ipotizzare eventualmente un Alvarez e lo stesso Lamela in rosanero non è solo un esercizio virtuoso di fantamercato, ma una concreta possibilità. C’è un dato certo, da ritenere un postulato in questa campagna acquisti-cessioni della Roma: il colpo voluto pensato da Sabatini e da Baldini è l’argentino del Palermo. Questo dando per pressoché scontate le cessioni di Jeremy Menez e almeno una fra quelle di Marco Borriello e di Mirko Vucinic. Pastore è in primissimo piano, è il primo della lista, quasi al suo stesso livello c’è Higuain del Real Madrid (ma questo, per adesso, è ancora un altro discorso) portato in Spagna prorpio da Baldini, così come Pastore è arrivato in Sicilia grazie a Sabatini. Pastore è un giocatore delizioso, quello che spariglia tutto, che trasformerebbe qualsiasi residuo di incertezza, anche tra i più scettici, in sogni. Questo è il progetto. Sabatini in Argentina parlerà con il ragazzo che ha già chiesto a più riprese notizie della Roma a Nicola Burdisso. A proposito, in ultimo ma non in ultimo, Sabatini ha intenzione di parlare anche con il Bandito che ieri in un’intervista sulla Coppa America a una domanda se l’Albiceleste giocherà come il Barcellona ha risposto: «Credo che l’idea generale sia quella. Però non giocheremo come il Barça, ma come l’Argentina ». I due hanno tutto per piacersi.
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