(Corriere della Sera - L.Valdiserri) «Mi dispiace molto per quello che sta succedendo, anche perché può pesare sulla nuova Roma. Certe cose non si dovrebbe dirle ai giornali, ma risolverle all'interno. Da fuori è difficile dare un giudizio, spero che si chiariscano» .
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E Mazzone si preoccupa per Totti. José Angel: «Felice di giocare con lui»
(Corriere della Sera – L.Valdiserri) «Mi dispiace molto per quello che sta succedendo, anche perché può pesare sulla nuova Roma. Certe cose non si dovrebbe dirle ai giornali, ma risolverle all’interno. Da fuori è difficile dare un...
La voce del vecchio saggio è quella di Carletto Mazzone e la stessa speranza l'hanno tanti romanisti. Franco Baldini e Francesco Totti hanno condiviso l'epopea dell'ultimo scudetto (2001) e servono insieme per costruire la nuova Roma. Dopo l'intervista di Baldini (in cui ha accusato Totti di «pigrizia» ) non c'è stato un contatto diretto tra i due, né l'intervento di alcun dirigente della società. Totti vorrebbe parlare in conferenza stampa, ma solo dopo un incontro con un dirigente nel ritiro di Riscone. Chissà se nelle prossime ore uno tra Walter Sabatini (impegnato nel mercato), Claudio Fenucci (oggi al Viminale per difendere gli abbonamenti casalinghi senza tessera del tifoso, ma con tutte le garanzie di sicurezza richieste) e l'avvocato Roberto Cappelli (presidente ad interim) troverà il modo di salire a Riscone. Totti per ora vede l’unico punto di riferimento nell’allenatore Luis Enrique: «Mi ha conquistato con le sue idee e il suo modo di vedere il calcio» . Il clima dentro il campo di allenamento è buono. Al contrario di quello atmosferico: ieri mattina la temperatura era di 10 gradi e in altura, a Plan de Corones, nella notte aveva addirittura nevicato.
Al gruppo giallorosso si è aggregato il laterale sinistro José Angel, 21 anni, proveniente dallo Sporting Gijon, pagato cinque milioni (2 subito, 2,5 il prossimo anno e 500mila euro se giocherà almeno 3 gare in serie A). E'un giovane molto interessante, nazionale under 21: avrà la maglia numero 3 sulla quale, però, non potrà mettere il suo soprannome, Cote, che porta con sé fin da bambino. La Lega calcio non li permette: scriverà J. Angel. «Potevo andare al Barcellona -ha detto -ma la Roma ha creduto in me con più forza e insistenza. E'un onore giocare con campioni come Totti e De Rossi. Mi piace il gioco di Luis Enrique, asturiano come me, che privilegia l'azione offensiva e manovrata. Un modello? Da piccolo mi piaceva Roberto Carlos»
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