È il momento dei grandi vecchi

(Gazzetta dello Sport) Un po’ di numeri per capire che «montagna» la Roma dovrà provare a scalare. Lo Shakhtar di Lucescu non perde in casa da 54 gare (ultima sconfitta il 22 ottobre 2008, contro lo Sporting Lisbona), ha vinto le ultime 15 partite casalinghe subendo solo tre reti e non incassa più di un gol nel suo stadio da 35 incontri.

Dati mostruosi. Tra l’altro, dopo il disastroso risultato dell’andata, a Totti e compagni non basta neppure l’ 1 a 0 per andare avanti in Champions. La traduzione di queste statistiche è presto fatta: la squadra di Montella deve fare pochi calcoli e affidarsi a un pizzico di sana follia calcistica. Solo così può venire fuori la partita «perfetta» . Il nuovo tecnico giallorosso è stato bravo a riportare il sorriso dentro lo spogliatoio. E a ridare colore al campionato con una striscia di risultati positivi. Ma stanotte tocca ai grandi vecchi. Per riportare sulla terra lo Shakhtar serve che Mexes e Juan siano abili a disinnescare la macchina da gol ucraina; che De Rossi torni a essere il campione che ha fatto innamorare tutti i grandi club e che Totti inventi una magia nei primi minuti. Perché la Roma per riaprire questa sfida deve spaventare subito la banda Lucescu. Poi, i giallorossi dovranno andare a caccia di gol. Sarebbe sbagliato costruire la partita puntando sul secco 0 a 2. Stanotte lo Shakhtar, domenica il derby: i ragazzi di Montella hanno sei giorni per dimostrare a tutti che la Champions è sempre la loro «casa» .