rassegna stampa roma

E i tifosi gli dedicano uno striscione: «Sarai per sempre nei nostri cuori»

(Corriere dello Sport) Non sta fermo un attimo. Asciutto co­me ai tempi in cui percorre­va infaticabilmente l’intero campo di gioco, Luis Enrique vive la partita con paurosa partecipazione.

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(Corriere dello Sport) Non sta fermo un attimo. Asciutto co­me ai tempi in cui percorre­va infaticabilmente l'intero campo di gioco, Luis Enrique vive la partita con paurosa partecipazione.

La voglia sa­rebbe quella di buttarsi nel rettangolo, ma ruolo ed età glielo impediscono e se ne torna malinconico in panchi­na, salvo rialzarsi dopo pochi istanti, per dare nuove indi­cazioni al difensore che ha sbagliato il movimento. I fe­delissimi del Mini Estadi lo conoscono bene e dopo tre anni di successi e una pro­mozione centrata e una im­pedita solo dal regolamento, che proibisce a più formazio­ni di una medesima società di partecipare allo stesso tor­neo, gli tributano un ultimo saluto. Un congedo, in real­tà, messo in ombra dalla ba­raonda che si sta celebrando a pochi metri, dove un impo­nente Camp Nou sta cele­brando, in contemporanea, la quarta Champions dei fratel­li maggiori. Comprensibile. IL MIGLIOR BARÇA B - L'avver­sario di giornata è il Sala­manca, che ben presto si ren­de conto di dover vestire i panni della vittima sacrifica­le sotto le accelerazioni e il gioco accerchiante del “filial culé”. La frangia più calda della tifoseria blaugrana, i famigerati Baixos Nois (I ra­gazzi pazzi), cacciati dallo stadio dal vecchio presidente Laporta, gli dedica uno stri­scione riconoscente: «Luis Enrique, sempre nei nostri cuori». Gli ospiti, che a fine giornata avranno la certezza della retrocessione in Segun­da B, la terza divisione iberi­ca, per le contemporanee vit­torie di Nastic, Villarreal B e Cordoba, all'inizio ci prova­no, ma vengono mortificati, al 38', dalla prima rete di Benja. Luis Enrique, soddi­sfatto, continua a sbracciarsi, a sedersi e a rialzarsi. Al 10' della ripresa, il bomber Jo­nathan Soriano raddoppia, ma il tecnico continua a muo­versi come se il risultato fos­se sullo 0-0. Gli ospiti dimez­zano le distanze con Edu Be­dia, e “Lucho” crolla in pan­china. Soffre per una ventina di minuti, poi i suoi ragazzi gli regalano il gran finale con altri due gol del Pichichi So­riano, che arriva a quota 31 gol, inframezzati da una rete di Nolito, partente per Benfi­ca. SALUTO - Al fischio finale, l'ab­braccio della squadra, che prima gli regala il tradiziona­le “pasillo de honor”, sepa­randosi in due schiere che l'applaudono, poi lo lanciano letteralmente in aria. Con 64 punti in Segunda, questo, al­meno per punti conquistati, è già il miglior Barça B della storia.